BACH: Suites per violoncello solo

Oggi è difficile capire perché, nonostante la notevole rivalutazione dell’opera di Bach avvenuta nel 19° secolo, alcune delle opere del cantore sono state ampiamente sottovalutate. Un chiaro esempio di questo atteggiamento sono le Suite per violoncello solo che sono state considerate per tre secoli un insieme di studi complicati che ogni virtuoso doveva comunque dominare. Quello che gli ingegneri del suono ed i loro macchinari possono portare alle nostre orecchie è semplicemente incredibile. Questa registrazione delle Suites effettuata nel 1965 lascia all’ascoltatore una impressione definitiva, anche quando viene paragonata con altre registrazioni dell’era digitale, per non parlare dei produttori di dischi che la utilizzano come pietra di paragone ancora oggi. Per Charlotte Gilbert dell’etichetta Mercury, queste sessioni di registrazione hanno rappresentato uno dei cinque grandi eventi di tutti i venti anni della sua esperienza di ingegnere del suono. Senza dubbio il grande successo che ancora oggi gode questa registrazione si deve anche alla brillante tecnica e alle doti di interpretazione di questo grande violoncellista che rende immortali le stupende armonie di Bach. Ma se la musica è di primissimo livello , semplicemente stupenda ed impedibile è la registrazione della Mercury.
Questa è veramente considerata come uno delle migliori e ben suonanti registrazioni della Murcury che sia mai stata effettuata. Per anni questo cofanetto di tre LP era disponibile a prezzi pazzeschi solo sul mercato collezionistico, ma oggi grazie alla Speakers Corner ogni audiofilo, anche se non è figlio di Rotschild, può goderne lo splendido suono.
Questo è uno dei pochi Mercury che hanno ricevuto un punteggio di 100 punti sul libro ‘I Dischi dell’Età dell’Oro’ scritto dal dottor Stefano Rama, che senza dubbio alcuno è uno dei massimi esperti, oserei dire mondiali, di etichette come la Mercury e la Living Stereo, oltre ad essere un accanito, ma illuminato, collezionista.