HONEGGER: Melodies et Chansons

Un artista molto originale Con ogni probabilità, Arthur Honegger fu considerato da molti la mosca bianca tra i componenti del Groupe des Six, a causa della sua nazionalità svizzera. Inoltre, il fatto di essere riuscito a fare coesistere la semplice linearità richiesta dai testi di poeti come Jean Cocteau con il fascino che provava per lo stile di Richard Wagner e di Claude Debussy dimostra anche che era in possesso di una personalità fuori dal comune. Questa caratteristica trova piena espressione nelle sue opere per voce e pianoforte e può essere apprezzata compiutamente nel programma che Holger Falk e Steffen Schleiermacher hanno elaborato per questo disco, che comprende ben più di una sorpresa. Un compositore molto eclettico Come gli altri componenti del Groupe des Six, nelle sue mélodies Honegger mise in musica soprattutto i versi di poeti suoi contemporanei, come Guillaume Apollinaire e Paul Claudel. In ogni caso, la sua fantasia venne accesa anche da testi risalenti a epoche precedenti, come le poesie meravigliosamente cesellate di Saluste du Bartas e di Pierre de Ronsard, che aprono le porte di un favoloso microcosmo barocco, dove una mordace ironia e una intensa carica passionale si intrecciano fino quasi a confondersi. Un compositore senza limiti A differenza degli altri membri del Groupe des Six, Honegger si dedicò con impegno anche a opere sinfoniche di ampio respiro, tra le quali si segnalano alcuni lavori teatrali, che ottennero un notevole successo. Alcuni elementi di queste opere si possono riconoscere in molte mélodies per voce e pianoforte; in particolare, i giovanili Quatre Poèmes, che riescono a sorprendere anche gli ascoltatori più disincantati con la loro ricchezza armonica, che si colloca agli antipodi rispetto a qualsiasi stilema neoclassico. Honegger continuò a considerare queste opere tra i suoi lavori migliori anche nei suoi ultimi anni di vita. Una finestra sull’infinito Le opere eseguite in questo disco da Falk e da Schleiermacher con un infallibile gusto per le nuances eleganti abbracciano tutta la parabola creativa del compositore svizzero. Tra gli elementi ricorrenti di queste opere spicca la grande complessità della parte pianistica, che contribuisce a creare un’atmosfera che evoca un’aura di infinito, con ostinati mai eccessivi, sui quali si dispiega meravigliosamente il sontuoso timbro baritonale di Holger Falk.

Holger Falk e Steffen Schleiermacher su MDG:

HANNS EISLER

integrale dei lieder – volume 1

Holger Falk, baritono

Steffen Schleiermacher, pianoforte

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integrale dei lieder – volume 2

Holger Falk, baritono

Steffen Schleiermacher, pianoforte

MDG2040 (CD alto prezzo)

HANNS EISLER

integrale dei lieder – volume 3

Holger Falk, baritono

Steffen Schleiermacher, pianoforte

MDG2084 (CD alto prezzo)

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integrale dei lieder – volume 4

Holger Falk, baritono

Steffen Schleiermacher, pianoforte

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integrale delle mélodies e delle chansons

Holger Falk, baritono

Steffen Schleiermacher, pianoforte

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FRANCIS POULENC

integrale delle mélodies – volume 1

Holger Falk, baritono

Steffen Schleiermacher, pianoforte

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Holger Falk, baritono

Steffen Schleiermacher, pianoforte

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FRANCIS POULENC

integrale delle mélodies – volume 3

Holger Falk, baritono

Steffen Schleiermacher, pianoforte

MDG1822 (CD alto prezzo)

Holger Falk, baritono

Steffen Schleiermacher, pianoforte

Arthur Honegger (1892-1955)

Saluste du Bartas (1941)

Trios Chansons de Morax (1926)

Trois Poèmes de Claudel (1940)

Trois Poèmes de Paul Fort (1916)

Trios Psaumes (1941)

Quatre Chansons pour voix grave (1945)

Quatre Poèmes (1914-16)

Six Poèmes de Apollinaire (1916)

Six Poèmes de Cocteau (1923)

Chanson de Ronsard (1924)

Nature Morte (1917)

Petit Cours de morale (1941)

Vocalise – Ètude (1929)