DONIZETTI: Integrale dei Quartetti per archi

Gaetano Donizetti non conosceva solo alla perfezione i collaudati modelli viennesi che dominavano le sale da concerto europee tra la fine del XVIII e i primi decenni del XIX secolo, ma fin dai suoi anni di studio a Bologna aveva anche intrecciato stretti rapporti con i principali autori di quartetti per archi italiani, con molti dei quali rimase in contatto per molto tempo. Per questo motivo, i suoi quartetti per archi da un lato consentono di scoprire importanti dettagli del suo periodo di studio e dei suoi primi passi nel panorama musicale dell’epoca e dall’altro costituiscono documenti di inestimabile valore del repertorio cameristico che si sviluppò a Bergamo nella prima metà del XIX secolo. In queste opere Donizetti abbinò stilemi tradizionali a elementi più innovativi, dando vita a opere di straordinaria bellezza. In queste opere è possibile notare un’incredibile varietà di caratteri musicali e ogni quartetto presenta spesso forme e spunti del tutto anticonvenzionali, dal che è possibile dedurre che Donizetti compose la sua produzione cameristica sull’onda del gusto dell’epoca.

Pleyel Quartett Köln, The Revolutionary Drawing Room

Gaetano Donizetti (1797-1848)

Quartetto n. 1 in mi bemolle maggiore per archi

Quartetto n. 2 in la maggiore per archi

Quartetto n. 3 in do minore per archi

Quartetto n. 4 in re maggiore per archi

Quartetto n. 5 in mi minore per archi

Quartetto n. 6 in sol minore per archi

Quartetto n. 7 in fa minore per archi

Quartetto n. 8 in si bemolle maggiore per archi

Quartetto n. 9 in re minore per archi

Quartetto n. 10 in sol minore per archi

Quartetto n. 11 in do maggiore per archi

Quartetto n. 12 in do maggiore per archi

Quartetto n. 13 in la maggiore per archi

Quartetto n. 14 in re maggiore per archi

Quartetto n. 15 in fa maggiore per archi

Quartetto n. 16 in si minore per archi

Quartetto n. 17 in re maggiore per archi

Quartetto n. 18 in mi minore per archi

Introduzione per quartetto d’archi