MENDELSSOHN - BRUCH: Concerti per violino

«Ion Voicou possiede tutte le qualità che ci si aspetta di trovare in un grande virtuoso di violino. La sua tecnica è semplicemente ammirevole (nel finale del Concerto di Bruch non si avverte la benché minima sbavatura), il suo tono è dolce e chiaro (nell’Andante di Mendelssohn non si nota nessuna leziosità fuori luogo) e il suo fraseggio è ampio e di lungo respiro ... l’accompagnamento orchestrale è apprezzabile sotto tutti i punti di vista, così come la qualità della registrazione» (Gramophone). «I concerti per violino e orchestra di Mendelssohn e di Bruch sembrano fatti per essere eseguiti insieme e hanno sempre formato un binomio privilegiato. Queste registrazioni realizzate ne 1965 sono due tra le più belle versioni discografiche che mi sia mai capitato di ascoltare. Il ritmo è piacevole, il violino di Ion Voicou esprime sfumature calde, sensuali e di incomparabile purezza. Grazie alla assoluta padronanza tecnica del solista, questi concerti sono eseguiti con eleganza, raffinatezza e colori di meravigliosa lucentezza. I portamenti sono utilizzati con buon gusto e una giusta parsimonia, in modo da ottenere una raffinata espressività. Questo fatto appare particolarmente evidente nei passaggi lirici del Concerto di Bruch. Da parte sua, Rafael Frühbeck de Burgos fornisce un sostegno ammirevole, come avrebbe fatto per Menuhin nel Concerto di Mendelssohn sei anni dopo, nel 1971, sempre con la London Symphony Orchestra» (Music Web International).

Ion Voicou, violino

London Symphony Orchestra, Rafael Frühbeck de Burgos, direttore

Felix Mendelssohn (1809-1847)

Concerto in mi minore per violino e orchestra op. 64

Max Bruch (1838-1920)

Concerto n. 1 in sol minore per violino e orchestra op. 26