BOSMANS: Concerti n. 1 e 2 per violoncello e orchestra

La madre di Henriëtte Bosmans era un’eccellente pianista, mentre suo padre ricopriva il prestigioso incarico di primo violoncello dell’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, due artisti di vaglia che esercitarono una profonda e duratura influenza sulla concezione musicale e sulla sensibilità della figlia. La stretta amicizia con i violoncellisti Marix Loevensohn e Frieda Belinfante diede un ulteriore contributo a indirizzare la fantasia della giovane compositrice olandese verso le risorse espressive del “piccolo violone”. Sulla base di queste suggestioni all’inizio degli anni Venti, Bosmans dedicò al violoncello alcune bellissime pagine cameristiche, il Poème, un brano intriso di un’atmosfera dai toni vagamente iberici, e due concerti di notevole interesse. A dispetto del fatto che siano stati concepiti quasi tutti nello stesso periodo, Henriëtte Bosmans riuscì nell’impresa di non ripetere se stessa, grazie a una scrittura fresca e molto originale. Queste opere sono caratterizzate da uno stile brillante e assai fantasioso, che si basa su efficaci passaggi solistici e su un sofisticato trattamento dell’orchestra. Per quanto al loro primo apparire abbiamo ottenuto un notevole successo, queste opere sono purtroppo scomparse dagli annali della grande musica per troppo tempo, per cui non possiamo che essere grati alla CPO per averci permesso di riscoprirle.

Raphael Wallfisch, violoncello

BBC Scottish Symphony Orchestra, Ed Spanjaard, direttore

Henriëtte Bosmans (1895-1952)

Poème per violoncello e orchestra

Concerto n. 1 per violoncello e orchestra (prima registrazione mondiale)

Concerto n. 2 per violoncello e orchestra (prima registrazione mondiale)