STOLTZER: Missa duplex per totum annum

Opere sacre di Thomas Stoltzer

La produzione di Thomas Stoltzer abbraccia quasi tutti i generi fioriti a cavallo tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo. Durante il suo soggiorno a Breslau, il giovane Stoltzer si dedicò soprattutto alle opere che venivano eseguite in ambito liturgico. In seguito, negli anni che trascorse a Ofen, il suo interesse si spostò in gran parte sulle opere sacre di carattere edificativo e devozionale, più che su quelle liturgiche. Per quanto fosse di circa 30 anni più giovane del suo modello Heinrich Finck, Stoltzer assorbì prima e in maniera più convinta le influenze stilistiche del mottetto franco-fiammingo fiorito nei primi anni del XVI secolo. In ogni caso, Stoltzer non rinnegò mai le sue radici tedesche, come si può notare dal fatto che mantenne sempre il cantus firmus e negli ultimi anni della sua carriera di compositore sviluppò una scrittura espressiva e persino descrittiva, in  grado di valorizzare al massimo grado i testi su cui si basavano le sue opere. Nel 1996 la CPO e l’ensemble di strumenti originali Weser Renaissance Bremen diretto da Manfred Cordes elaborarono il programma per un disco basato sulla Missa duplex per totum annum e su tre mottetti basati sul testo di altrettanti salmi. La austera bellezza tonale che caratterizza queste opere e il loro frequente utilizzo di figure musicali e di elementi profondamente simbolici costituiscono uno dei vertici più alti dello stile polifonico prettamente tedesco. In queste opere l’uomo che con ogni probabilità fu il compositore più rappresentativo del panorama musicale tedesco della prima metà del XVI secolo si manifesta in tutta la sua grandezza. In ogni caso, non fu senza motivo se molti dei suoi contemporanei lo definirono con reverente rispetto Primus Artifex.