SHEPPARD: Opere corali sacre

Nonostante gli sforzi compiuti dai musicologi, la vita del compositore inglese John Sheppard continua a essere avvolta nel mistero. Sebbene non ci siano pervenuti documenti che ne attestino la data di nascita e il luogo in cui trascorse la sua infanzia, gli studiosi hanno stabilito che Sheppard vide la luce tra il 1515 e il 1520. Questa datazione lo colloca in uno dei periodi più turbolenti della storia religiosa dell’Inghilterra, un fatto che trova conferma nella straordinaria varietà stilistica delle opere presentate in questo disco, una scelta che Sheppard fu costretto a prendere per conformarsi agli eventi che stavano mutando velocemente il tessuto sociale e politico dell’Inghilterra dei suoi tempi. La sofisticata scrittura a sei voci della splendida Gaude, gaude, gaude Maria potrebbe derivare dall’influenza della regina Mary, che chiese a Sheppard di comporre opere sacre molto elaborate. Accanto a quest’opera – considerata da molti uno dei lavori più ambiziosi ed elettrizzanti di Sheppard – si pone Christ rising again, un brano che si pone in linea con le insistenti raccomandazioni di adottare uno stile musicale il più possibile semplice avanzate da Thomas Cranmer, ma che allo stesso tempo dimostra lo straordinario genio con cui Sheppard seppe raggiungere una intensa profondità emotiva potendo contare su mezzi espressivi estremamente limitati. Queste opere sono eseguite in maniera magistrale dal Choir of St John’s College di Cambridge diretto da Andrew Nethsingha. Considerato tra le formazioni composte interamente da voci maschili migliori del mondo, questo coro è conosciuto e apprezzato da milioni di appassionati per i suoi dischi, le sue trasmissioni radiofoniche e le sue tournée di concerti. Il Choir of St John’s College di Cambridge rappresenta uno dei punti di forza della grande tradizione corale inglese sin dal lontano 1670 e può vantare un caratteristico suono d’insieme ricco e molto espressivo.