GOLDMARK: Die Koningin von Saba

«Una pagina gloriosa per il Freiburg Theater e a mio avviso l’edizione di riferimento definitiva per questa grande opera neoromantica»: con questa frase molto lusinghiera il critico dell’autorevole sito web klassik-heute.com salutò la recente uscita dell’opera Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai. Questo mese l’etichetta tedesca CPO presenta una nuova meraviglia operistica realizzata nel teatro lirico di Freiburg, anche in questo caso diretta da Fabrice Bollon. Nel 1875 la prima opera messa in scena da Karl Goldmark gli spianò la strada del successo, anche grazie allo straripante successo di cui godeva negli ultimi decenni del XIX secolo la mania per l’Oriente. In questo modo Die Königin von Saba (La regina di Saba) divenne una delle opere più eseguite della fine del secolo, al punto da spingere il grande scrittore Karl Kraus ad affermare che Goldmark era senza dubbio il più grande drammaturgo musicale del mondo insieme a Richard Wagner. La trama vede protagonista la Regina di Saba, conturbante archetipo della femme fatale, che accetta l’invito inviatole dal re di Israele Salomone di raggiungerlo a Gerusalemme. Purtroppo per lui, nel corso di questo lunghissimo viaggio il giovane Assad si innamora follemente della sua sovrana. Ogni volta che i due si trovano soli, la regina non nasconde al suo spasimante la sua passione, mentre in pubblico nega recisamente di conoscerlo e tanto meno di provare sentimenti d’amore nei suoi confronti. Straziato dalla malinconia e da un lacerante dolore, il giovane trova alla fine come unica via di uscita dalla sua situazione la morte. Un’opera dimenticata che merita di essere riscoperta ai massimi livelli.