
TELEMANN: Oratorio per la festa di S.Giovanni TVWV 1:602/1216
CD Non disponibile
Vai al prodottoEsecutore: Artisi vari
Autore: Reinecke
Numero dischi: 1
Barcode: 0761203794027
Fuori catalogo dal: 08/03/2022
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La CPO sta portando avanti da parecchi anni una intensa opera di apostolato in favore di Carl Reinecke; in particolare, le registrazioni dei suoi migliori concerti e delle sue opere cameristiche più rappresentative hanno dimostrato meglio di qualsiasi parola che questo compositore troppo spesso sottovalutato seppe scrivere opere di grande interesse prendendo spunto dai capolavori di Mendelssohn, di Schumann e di Brahms, senza per questo perdere la propria personalità. Dopo aver pubblicato Dornröschen (La bella addormentata nel bosco), l’etichetta tedesca presenta questo mese Die wilden Schwäne (I cigni selvatici), un’opera basata sulla omonima fiaba di Hans Christian Andersen, che dimostra quanti tesori musicali sia possibile scoprire nel campo dei poemi fatati di Reinecke. Questa bellissima opera dai toni quanto mai romantici saprà sicuramente conquistare il cuore degli ascoltatori più sensibili, come era già accaduto in precedenza con Dornröschen. L’opera si apre con una nota isolata che – come un gong – segna l’inizio di un incantesimo, un viaggio in un mondo fatato, che trasporta gli ascoltatori in un paesaggio romantico con le rovine di vecchi castelli e narra le storie favolose accadute secoli fa. Dopo due brillanti figurazioni nel registro acuto del pianoforte, inizia finalmente il poema fatato I cigni selvatici. Dopo sedici numeri quest’opera si chiude sostanzialmente sullo stesso tono su cui era iniziata, ovviamente con una tonalità maggiore, perché in questo caso vale la regola del «tutto è bene quel che finisce bene». Per rendere nel modo migliore i passaggi narrativi, Reinecke utilizza con brillantezza e vivacità tutte le creature possibili e immaginabili e più piccole sono e più vivace è la musica. La raffigurazione musicale dell’usignolo che aiuta il gatto a liberare la prigioniera Elfriede è particolarmente emozionante – ma il modo in cui viene portata a termine questa impresa appare evidente subito dopo, perché in questo caso lo scettro del comando spetta esclusivamente agli uccelli, vanagloriosi e narcisistici come nessun altro animale. Reinecke aggiunge al pianoforte altri strumenti come l’arpa, due corni e un violoncello, creando un organico per lui assolutamente insolito. Questa concentrazione musicale produce una grande coesione, che viene garantita dal ruolo unificatore ricoperto dal pianoforte. Opera di piccole dimensioni pensata per essere eseguita in un ambiente domestico, I cigni selvatici dimostra anche la grande importanza che questo genere, per così dire casalingo, rivestiva nell’ambiente della borghesia del XIX secolo.
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