REGER: Musica corale

Dopo il grande successo ottenuto con il loro disco desordio per la Hyperion dedicato a una bella silloge di opere vocali di Johannes Brahms, il coro da camera Consortium prosegue la propria esplorazione della letteratura vocale del Tardo Romanticismo tedesco con un programma incentrato sulla produzione di Max Reger. Sebbene negli ultimi tempi si sia liberato di gran parte della fama negativa di cui ha goduto per decenni, Max Reger continua a essere considerato una sorta di figlio di un dio minore e fatta eccezione per qualche lavoro organistico la sua vasta produzione rimane ancora confinato ai margini del repertorio concertistico. Questo disco costituisce un modo per rivedere giudizi quanto meno ingenerosi e affrettati, gettando luce su un ambito virtualmente sconosciuto della sua opera e dimostrando, che oltre alla musica, Reger si interessò con grande profitto anche alla letteratura della sua epoca. Infatti fatta eccezione per qualche studioso quasi nessuno sa che Reger seppe rivestire con musica di straordinaria bellezza i versi dei poeti più rappresentativi del Romanticismo tedesco, esattamente come fecero i suoi quasi contemporanei Mahler, Strauss, Wolf e Zemlinsky. Le opere proposte in questo disco sono basate in molti casi sugli stessi testi resi famosi da questi grandi compositori e la loro delicata sensibilità e la loro intensa espressività consentono di far cadere definitivamente i pregiudizi di vuoto accademismo che ancora gravano sul nome di Reger. La perentoria affermazione di Richard Stokes secondo cui «Reger non esce sicuramente sconfitto» nel confronto con Richard Strauss basato sugli stessi testi può essere tranquillamente esteso anche alla sua produzione corale. Un disco di sorprendente bellezza.

LENSEMBLE CONSORTIUM SU HYPERION:

JOHANNES BRAHMS
ZIGEUNERLIEDER
Consortium, Andrew John Smith, direttore
CDA67775 (CD alto prezzo)
«Queste opere vengono eseguite con assoluta padronanza tecnica e un grande fervore espressivo da questo eccellente coro da camera, accompagnato con eleganza e molto buon gusto da un ispirato Christopher Glynn» (Gramophone) «Consortium è senza dubbio un coro da camera di altissimo livello, come si può notare dalle sue interpretazioni sempre fresche e pervase da un palpabile entusiasmo giovanile [] In particolare, lintonazione, il suono dinsieme e il fraseggio sono sempre assolutamente impeccabili [] Confesso di aver apprezzato moltissimo questo disco dedicato a Brahms, prima di ogni altra cosa per laltissima qualità dellesecuzione vocale. I cantori dellensemble diretto da Andrew John Smith danno il meglio di loro nei pianissimo e riescono a mantenere sempre una grande vitalità ritmica, un aspetto che riveste una fondamentale importanza in questo genere di repertorio» (International Record Review).