BULLITT: Colonna sonora originale

Un inseguimento mozzafiato tra un Dodge Charger e una Ford Mustang, con il superpoliziotto Bullitt al volante, che getta un assassino fuori strada in una stazione di servizio, che esplode con un boato terrificante e manda in cenere il temutissimo criminale. Prima di tutto questo si verificano spaventosi scontri di automobili, i parafanghi volano in ogni direzione e il protagonista Steve McQueen cambia cupamente vettura e sfreccia nelle strade di San Francisco, tra lo stridore delle gomme e l’odore acre dei pneumatici bruciati. Questo avveniva quando a Hollywood fu girato uno degli inseguimenti automobilistici più lunghi, drammatici e appassionanti della storia del cinema, molto tempo prima che venissero varate le restrittive norme per il controllo del traffico. Innovativa ed eccitante come la vicenda narrata dal film, la colonna sonora di Lalo Schifrin riesce a incarnare con incredibile realismo il carattere dei personaggi, i luoghi e gli eventi di questa leggendaria pellicola. Per esempio, lo spigoloso tema principale “Bullitt” tratteggia le fattezze di un personaggio elegante e misterioso, che valuta ogni situazione con estrema prudenza, per poi scattare all’azione con la velocità del fulmine. All’inizio la musica si aggira nel territorio di facile ascolto della tradizione latinoamericana, ma poco per volta la struttura ritmica cambia radicalmente e assume tratti più grintosi, con scatti, colpi fragorosi e fragorose esplosioni. Le leggendarie melodie del flauto creano una serenità che si pone in stridente contrasto con l’incontenibile energia degli altri brani, evocando l’immagine di nuvole che fluttuano con leggerezza su un’atmosfera invivibile. Uno dei brani da non perdere è “Shifting Gears”, nel quale ci si può rendere pienamente conto di come Schifrin sia riuscito a dare voce musicale all’automobile, elaborando una vivace bossa nova fino a trasformarla in uno scatenato rock. Questa straordinaria riproposizione della Speakers Corner è stata realizzata con tecnologia rigorosamente analogica, utilizzando i nastri analogici originali e un procedimento di rimasterizzazione completamente analogico. Per finire, va sottolineato il fatto che l’etichetta tedesca ha provveduto a pagare tutte le royalty e tutti i diritti d’autore, un fatto per nulla scontato al giorno d’oggi.

Registrazione effettuata nel dicembre del 1968 presso i Western Recorders di Hollywood da Lee Herschberg. Producer: Jimmy Hilliard.