HARRISON W.: An Evening with the Devil

LP da 180 grammi rimasterizzato da Ray Staff presso l’Air Mastering di Lyndhurst Hall, Londra.

«The Tribe è un’estensione delle tribù che vivono nei villaggi africani. In Africa tutti possiedono un talento da rivelare. Non ci sono superstar, ma solo persone che, nel loro insieme, formano un villaggio che riveste un ruolo fondamentale nel dare forma a una cultura. Tutti possono vedere le comunità nere di questo paese e le tribù sono formate da tutti coloro che risiedono in ognuna di esse. The Tribe è composto da artisti molto creativi originari dell’area metropolitana di Detroit, che – dopo essere stati in lunghe tournée sia negli Stati Uniti sia all’estero con musicisti ormai del tutto affermati – sono tornati nelle loro case con il desiderio di condividere queste esperienze con gli altri componenti della loro comunità, allo scopo di ampliare gli orizzonti culturali di questa città. Stiamo parlando di alcuni degli artisti più originali e creativi della zona di Detroit. Il nostro obiettivo consiste nel mettere in evidenza i punti di vista, le situazioni e gli eventi delle nostre comunità per mezzo della musica, della poesia e della danza, coinvolgendo il pubblico più vasto possibile. Come si può facilmente immaginare, la musica nella sua forma più pura deve riflettere l’ambiente in cui viviamo, in modo che possa andare a beneficio della nostra cultura a favorire l’educazione dei giovani. La musica deve esprimere il nostro stile di vita. Nel momento storico in cui stiamo vivendo l’armonia della musica non trova riscontro nella realtà quotidiana delle nostre comunità. Nei luoghi in cui viviamo si percepiscono spinte verso la ribellione e una persistente discordia, anche se non mancano momento gradevoli e armoniosi. Nella nostra società ci sono molte persone – sia bianche sia nere – che non riescono a capire verso quale direzione stiano andando molti musicisti neri. La nostra musica riesce a esprimere meglio di quanto sia mai stato fatto in precedenza gli stress, le tensioni e le profonde discordie che attanagliano le nostre comunità, che si pongono in netto contrasto con gli aspetti positivi che le caratterizzano. Questo fatto appare del tutto evidente quando si ascolta la musica di grandi artisti come John Coltrane, Archie Shepp, Ornette Coleman e il compianto Albert Ayler. Questi straordinari musicisti hanno saputo esprimere in maniera molto efficace le relazioni che uniscono all’arte alla cultura e hanno colto le vibrazioni – sia positive sia negative – dell’ambiente tradizionale delle comunità, che hanno poi diffuso e amplificato tramite la loro arte. Non è semplicemente possibile dividere l’arte dalle sue radici culturali, un fatto che riveste una grande importanza sia per gli artisti sia per tutti coloro che fanno parte delle comunità. Le opere che vengono presentate in questo disco riflettono la musica dei nostri tempi, che si tratti di jazz, rock e musica africana dai ritmi molto innovativi. Io ho scritto tutte le melodie di questo LP, strutturandole in una suite in cinque movimenti, in modo che la musica potesse essere eseguita con la poesia e la danza. Nel nostro ultimo album intitolato Message from the Tribe abbiamo presentato le composizioni del nostro talentuoso compositore, arrangiatore e trombonista Phil Ranelin. Phil ha scritto tutti i brani di un lato, mentre io ho composti quelli dell’altro. Per quanto riguarda l’aspetto dei contenuti, la musica di Evening with the Devil parla davvero da sola. Oltre alla musica, questo disco comprende i pregevoli versi di due giovani poeti di grande talento di nome Oba e Vajava, che fanno entrambi parte del celebre gruppo teatrale di Detroit The Black Messengers» (estratto dalle note di copertina dell’album firmate da Wendell Harrison).