OLIVER NELSON: Screamin' the Blues

I posteri ricordano Oliver Nelson (1932-1975) soprattutto per il suo grande talento di arrangiatore e direttore. Tuttavia, quando iniziò ad attirare l’attenzione con una serie di album pubblicati dalla Prestige e dalle sue etichette sussidiarie, molti iniziarono a vedere in Nelson un versatile leader di piccole band e un compositore e strumentista in grado di dare una più che opportuna rinfrescata alla musica tradizionale che andava per la maggiore in quegli anni, se non addirittura di porre le basi per promettenti sviluppi futuri. Queste innegabili qualità trovarono piena espressione in alcuni dei suoi primi album, come Screamin’ the Blues, che propone una serie di vigorosi brani pervasi da un brillante stile moderno, eseguiti da un sestetto di musicisti che condividevano gli stessi ideali virtuosistici e stilistici di Nelson. In particolare, la coppia di sassofonisti formata da Nelson ed Eric Dolphy appare estremamente ispirata, anche per il fatto che entrambi erano in grado di suonare con straordinaria maestria diversi strumenti, un fatto che consentì al sestetto di creare una tavolozza sonora di stupefacente ricchezza. Nelson e Dolphy si sarebbero ritrovati l’anno successivo per registrare il classico Blues and the Abstract Truth e con – con la band di Screamin’ the Blues, fatta eccezione per il trombettista Richard Williams – il meno fortunato ma intensissimo Straight Ahead. Questo disco vede protagonisti accanto a Oliver Nelson Richard Williams, Eric Dolphy, Richard Wyands, George Duvivier e Roy Haynes.