BILL EVANS: Bill Evans at Town Hall...... Vol.1

Esecutore: Bill Evans, piano; Chuck Israels, contrabbasso; Arnold Wide, batteria

Autore: Bill Evans

Numero dischi: 1

Barcode: 0602438075690

LP
Jazz
2022
ASLPVER78101
2022-12-01
52,00 €
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Un nuovo splendido titolo della collana di ristampe del catalogo Verve / Universal Music Enterprises curata dalla Acoustic Sounds

Ogni mese almeno una nuova uscita degli album più emblematici del grande jazz

Rimasterizzazione effettuata da Ryan K. Smith presso lo studio Sterling Sound a partire dai master analogici originali

LP da 180 grammi stampato presso la Quality Record Pressings

Copertina gatefold tip-on vecchio stile realizzata dalla Stoughton Printing

Sebbene oggi sia difficile da credere, Bill Evans, jazzista di formazione classica acclamato dagli appassionati di tutto il mondo, dovette attendere fino al febbraio del 1966 per dare un concerto a New York. Come sede di questo grande evento seguito di una lunga serie di esibizioni in locali notturni di livello quanto mai 'eterogeneo' venne scelta l’elegante Town Hall. Nel corso di questo concerto Bill Evans si propose anche in veste solistica, eseguendo anche una composizione originale dedicata a suo padre. Questo brano si apre con uno stile che ricorda il miglior Ravel, presenta due improvvisazioni jazz nella sezione centrale e si chiude con un maestoso finale, uno schema che Evans utilizzò frequentemente non solo in molte sue opere, ma anche in numerosi 'standard' jazz. I 1500 fortunati spettatori che assistettero a questo concerto dimostrarono grande affetto nei confronti di Evans, un fatto che contribuì a esaltare al massimo il suo stile elegiaco e meditativo con il contrabbassista Chuck Israels e il percussionista Arnold Wise. Questi due musicisti si intendevano a meraviglia con Evans, che fin dalla nascita del suo primo trio nel 1958 si impegnò per coinvolgere il più possibile tutti i musicisti del suo gruppo. I quattro standard sono caratterizzati da un tempo moderato e non presentano particolari variazioni di carattere ma per scoprire l'eleganza delle improvvisazioni e la vena impressionista, bisogna prestare attenzione alle sequenze armoniche e ai dialoghi serrati tra i tre strumenti. Una vera pietra miliare della storia del jazz, che non può assolutamente mancare della collezione di qualsiasi appassionato che si rispetti.

Tracklist

I Should Care

Spring Is Here

Who Can I Turn To (When Nobody Needs Me)

Make Someone Happy

Solo

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