DONALD BYRD: Parisian Thoroughfar (mono)

Esecutore: Donald Byrd, tromba; Bobby Jaspar, sax tenore; Walter Davis Jr.piano; Doug Watkins, contrabbasso; Art Taylor, batteria)

Autore: Donald Byrd

Numero dischi: 1

Barcode: 3700409813726

Sam Records
LP
Jazz
2015
SC-SAM87904
2015-01-01
37,00 €
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Nel numero uscito nell’ottobre del 1958 la rivista Jazz Hot riportava in copertina questa frase: «Rivelazione allo Chat Qui Pêche. Lo spirito del jazz (che alcuni ritenevano ormai morto e sepolto) scintilla di luce palpitante grazie al Donald Byrd Quintet». In effetti, al Festival di Cannes nel mese di luglio (il festival del jazz, non quello cinematografico) il Donald Byrd Quintet fece letteralmente crollare il soffitto della sala da concerto, sebbene i suoi componenti non fossero di sicuro tra le figure più carismatiche del jazz di quegli anni. Gli appassionati francesi avevano in quel momento solo un’idea molto vaga del fatto che il leader avesse preso il posto di Kenny Dorham nei Jazz Messengers, che Doug Watkins fosse il contrabbassista dei Messengers e che il pianista Walter Davis jr aveva suonato per la prima volta con Charlie Parker prima di compiere 19 anni. Come nel caso di Art Taylor, anche se aveva avuto una carriera più lunga di quella dei suoi colleghi, questa attività non gli aveva permesso di raggiungere la fama oltre una ristretta cerchia di veri appassionati di jazz. L’unico che poteva vantarsi di essere veramente conosciuto dal pubblico parigino era Bobby Jaspar, che in passato aveva avuto l’opportunità di mettersi in evidenza al Club Saint-Germain. All’inizio del 1956 Jaspar aveva deciso di cercare fortuna negli Stati Uniti all’inizio con J.J. Johnson e poi per un breve periodo con Miles Davis, prima che Donald Byrd lo aggregasse alla sua band. Dopo essersi esibiti per circa tre mesi a Cannes all’aperto e di fronte a un pubblico più ristretto a Knokke-Le-Zoute, il Donald Byrd Quintet si trasferì per la stagione autunnale in uno dei migliori locali jazz della capitale francese, lo Chat Qui Pêche di Rue de la Huchette. «In quel piccolissimo ambiente», scrisse Frank Ténot, «dove la proprietaria finiva spesso per urtare accidentalmente contro i musicisti mentre serviva i clienti, il Donald Byrd Quintet suonò una musica vibrante e sempre sorprendente». Per coronare nel modo migliore una tournée che era stata più che soddisfacente per tutti, venne organizzato un concerto all’Olympia, dove si tenevano regolarmente serate chiamate Mercoledì Jazz. Byrd e i membri della sua band presero questo concerto con la massima serietà possibile, pur mantenendo l’approccio rilassato che la relativa lunga durata della loro formazione permetteva. Si decise così di mantenere nell’introduzione dell’album Paris Thoroughfare sia “La Marseillaise” sia “And The Angels Sing” eseguiti dalla tromba e dal sax tenore. La tromba di Byrd si spinse fino al punto da imitare altre trombe dalle caratteristiche ben diverse, vale a dire quelle delle automobili che circolavano nella 52th Street… In ogni caso, quando si trattò di eseguire “Stardust” Byrd e la sua band adottarono tutta la serietà del caso, al punto che alcuni appassionati si chiesero se si fossero abbandonati a una meditazione, con Byrd che improvvisava con estrema libertà sull’accompagnamento solo del pianoforte di Walter Davis jr e del contrabbasso di Doug Watkins. Come facilmente prevedibile, Bobby Jaspar non si fece sfuggire l’occasione di stregare il pubblico. In particolare, se da un lato si mantenne molto vicino allo stile di Sonny Rollins, dall’altro Jaspar custodì intatte le virtù della sobrietà che gli avevano impedito di cadere nella tentazione di eseguire torrenti di note in brani dall’incedere veloce come “At This Time”. Ascoltando il duetto di “Formidable” potrete ritenervi perdonati per aver pensato che Jaspar aveva preso il meglio di Donald Byrd. Inoltre la straordinaria intesa che univa tra loro i membri della sezione ritmica conferì alla band un carattere omogeneo che si riscontra solo in pochissimi altri quintetti jazz. Non potremo mai ringraziare abbastanza François Postif per essersi assunto il rischio di pubblicare questo concerto. Ora, a distanza di quasi 60 anni dalla sua prima uscita, non si può che essere d’accordo con il critico del Jazz Magazine, che descrisse il Donald Byrd Quintet in questi termini: «L’unica cosa che ancora gli mancava era la consacrazione che solo un memorabile concerto a Parigi può dare […] Fu così che vinsero la loro ultima battaglia con incontenibile brio di fronte a una platea di intenditori. Molti spettatori uscirono dalla sala da concerto pensando che il modern jazz non era mai stato eseguito così bene a Parigi come in quell’occasione». L’hard bop era finalmente arrivato, alleluia!

 

Donald Byrd, tromba

Bobby Jaspar, flauto e sax tenore

Walter Davis jr, pianoforte

Doug Watkins, contrabbasso

Art Taylor, batteria

Tracklist

Salt Peanuts
Parisian Thoroughfare
Stardust
52th Street Theme
At This Time
Formidable
Two Bass Hit
Salt Peanuts (reprise)

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