In questo suo primo CD la Tiger Dixie Band propone un amorevole omaggio al jazz delle origini, il Dixieland appunto. E lo fa costruendo un autentico racconto attraverso suoni e musica: un emigrante italiano negli anni dieci, arriva in nave a New York e sente in lontananza un marchin band che sta suonando una pimpante versione di When the Saints go marchin in: è linizio di un viaggio che fra treni fischianti e locali fumosi lo porterà da New York a New Orleans a Chicago, celebrando così i luoghi mitici da cui il jazz ha preso le mosse. Nel booklet allegato al CD è presente questo breve racconto, scritto da Andrea Manfredi, che fa da guida nel percorso musicale che si snoda attraverso una serie di omaggi ai grandi dellepoca: da Scott Joplin a D.J.La Rocca, da Louis Armstrong a Jelly Roll Morton, a Bix Beiderbecke. E questo ovviamente eseguendo brani famosissimi quali Maple Leaf rag, Tiger rag, Woolverine blues, Panama, Muskrat ramale, When the Saints, BasinStreet Blues, e tanti altri.
La struttura del progetto prevede che i brani siano collegati fra loro da una serie di stacchi sonori (la nave che entra in porto, il treno, i rumori di un locale, etc.) e di assolo dei singoli strumenti, in modo che dallinizio alla fine del disco non ci sia soluzione di continuità: un vero e proprio film senza immagini. Cè poi da aggiungere che il gruppo è composto dagli strumenti classici di questo genere musicale: tromba, trombone, basso tuba, sassofoni tenore, baritono e soprano, clarinetto ed ovviamente alla ritmica, batteria, contrabbasso, chitarra e banjo.
Infine non trascuriamo la tecnica: siamo infatti di fronte ad uno di quei rari casi in cui si può fruire di questo genere musicale attraverso lo splendore dei 24bit / 96kHz, che la moderna tecnologia ci mette oggi a disposizione. Un disco impedibile.