FRED HERSCH: Everybody's Song But My Own
Esecutore: Fred Hersch, piano; John Herbert, contrabbasso; Eric McPherson, batteria
Autore: Fred Hersch
Numero dischi: 1
Barcode: 4571292510493
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Un album nominato ben sei volte ai Grammy Awards su Venus Records
Definito dalla celebre rivista Vanity Fair «il pianista jazz dal più stupefacente stile innovativo degli ultimi dieci anni», il sei volte nominato ai Grammy Awards Fred Hersch riesce a fare coesistere brillantemente il suo ben noto talento strumentale con una luminosa carriera da compositore, leader di band e autore di pièce teatrali, continuando inoltre a essere un collaboratore molto richiesto di altre band e vocalist. A differenza di altri suoi album, il programma di Everybody’s Song But My Own comprende esclusivamente standard. Affiancato in maniera magistrale dal contrabbassista John Herbert e dal batterista Eric McPherson, Hersch sfoggia il sontuoso sound dei primi anni della sua carriera, raffinate interpretazioni di standard e una irresistibile vena improvvisativa, che spesso tocca l’apice verso la conclusione di ogni brano. Hersch è stato il primo artista nei 75 anni di storia del leggendario Village Vanguard di New York e vedersi offrire ingaggi della durata di una settimana intera come pianista solo (il secondo è documentato nello strepitoso album Alone at the Vanguard, pubblicato nel 2011). Come leader è stato alla testa di un eccezionale trio, il cui album Whirl è entrato nel 2010 in molte hit-parade di tutto il mondo. Nel 2011 ha realizzato con straordinaria caparbietà l’ambiziosa produzione My Come Dreams, un lavoro per undici strumentisti, un attore/cantante, con l’aggiunta di animazione e contenuti multimediali della durata di una notte intera, che gli ha permesso di suscitare l’entusiasmo dell’autorevole New York Times che, in un lusinghiero articolo pubblicato sul Sunday Magazine lo ha definito «un artista dal talento singolare tra i molti sperimentatori della sua arte, un innovatore troppo poco lodato di quel repertorio di frontiera che è il jazz solistico, un jazz pensato apposta per gli ascoltatori del XXI secolo». Per Alone at the Vanguard, nel 2011 Hersch ha ricevuto due nomination ai Grammy Awards, nelle categoria di Migliore Album Jazz e di Migliore Improvvisazione Solistica Jazz.
Fred Hersch, pianoforte
John Herbert, contrabbasso
Eric McPherson, batteria
East Of The Sun
Shall We Dance
I Concentrate On You
From This Moment On
Two For The Road
Invitation
The Wind / The Moon And Sand
Everybody’s Song But My Own
In The Wee Small Hours
Three Little Words
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