ANDREW CYRILLE QUINTET: Ode To The Living Tree

LP da 180 grammi stampato in Giappone

Missaggio e rimasterizzazione effettuata da Tetsuo Hara

Venus Hyper Magnum Sound Direct Mix Stereo

Obi strip

L’inconfondibile stile del grande Trane incontra Sun Ra su un LP da 180 grammi della Venus Records

Il batterista Andrew Cyrille e la sua band composta da David Murray (sax tenore e clarinetto basso), Oliver Lake (sax contralto), Adegoke Steve Colson (tastiere) e Fred Hopkins (contrabbasso) ha registrato questo disco nel corso di una lunga permanenza in Senegal. Oltre a due brani originali di Cyrille, il programma comprende “Acknowledgement” e “Resolution” dall’album A Love Supreme di John Coltrane.

Il celebre critico Willard Jenkins ha scritto su Jazz Times che Andrew Cyrille è un «percussionista e leader di band brillante e tuttora poco considerato, che ha sempre conferito alla sua musica un senso di profondo legame materno, sia quando gli è capitato di tratteggiare ampi panorami naturali sia nei casi in cui si è trovato a suonare brani più elaborati, come avviene in questo disco. In questo album sembra quasi che lo stile del grande Trane incontri Sun Ra all’angolo della Murray e della Lake, in quanto gli spiriti di questi due straordinari artisti si percepiscono nitidamente in molti brani».

«Nel dicembre del 1994 il cinquantacinquenne Andrew Cyrille fece il suo primo viaggio in Africa. Per prima cosa, Cyrille e un gruppo di altri musicisti si recarono in Ghana per esibirsi in un festival jazz. In seguito andarono in Senegal, dove registrarono l’album Ode to a Living Tree in uno studio di Dakar. Non capita spesso che un’affermata band di jazzisti americani vada a incidere un album in Senegal, con la maggior parte dei brani in programma che rientrano nei generi del pop contemporaneo africano e della musica tribale tradizionale africana. Va però detto che in quel periodo la musica afro-americana (quindi non solo il jazz, ma anche il blues, il rock e il funk) esercitava una grande influenza sul pop africano, un fatto che rendeva pienamente plausibile che uno studio di registrazione di Dakar avesse ospitato una band di jazzisti provenienti dagli Stati Uniti. Secondo Cyrille, Ode to the Living Tree sarebbe il primo disco jazz registrato in Senegal, dove il grande percussionista guidò una band coesa e molto ispirata composta da David Murray (sax tenore e clarinetto basso), Oliver Lake (sax contralto), Adegoke Steve Colson (piano elettrico) e Fred Hopkins (contrabbasso). Con un cast di questo tipo, questo disco avrebbe potuto presentare un evidente sbilanciamento rispetto al centro, ma in realtà tutti i brani in programma presentano uno stile molto melodico, che contribuisce a rendere Ode to the Living Tree un album essenzialmente post-bop (per intenderci, nello stile di John Coltrane, Jackie McLean e Yusuf Lateef), anziché un disco basato sulle sonorità ultraradicali e iperdissonanti del free jazz. In particolare, il sax tenore di David Murray si mette in grande evidenza nell’atmosfera delicatamente lirica che pervade la ballata “So That Life Can Endure… P.S. With Love”. In primo piano si percepisce chiaramente lo stile di Coltrane, con tutti i musicisti che eseguono con mirabile passione un medley di 19 minuti, che comprende “Acknowledgement” e “Resolution”, due dei brani più famosi del celebre album A Love Supreme di Coltrane. Pur senza essere radicale come altri dischi di Cyrille, Ode to the Living Tree è un disco molto interessante, che merita di essere preso in seria considerazione» (Alex Henderson, AllMusic.com).

David Murray, sax tenore e clarinetto basso

Oliver Lake, sax contralto

Adegoke Steve Colson, piano elettrico

Fred Hopkins, contrabbasso

Andrew Cyrille, batteria

Lato A

Ode To The Living Tree

So That Life Can Endure..., P.S. With Love

Lato B

A Love Supreme “Acknowlegement & Resolution”