WAYNE SHORTER: Schizophrenia

Esecutore: Wayne Shorter, sax tenore; Curtis Fuller, Trombone;Herbie Hancock, piano; Ron Carter, contrabbasso; Joe Chambers, batteria.

Autore: Wayne Shorter

Numero dischi: 1

Barcode: 0602448498533

LP
Jazz
2023
BNTP69201
2023-09-01
52,00 €
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LP da 180 grammi

Rimasterizzazione effettuata da Kevin Gray presso lo studio Cohearent Audio a partire dai nastri analogici originali

Stampa effettuata presso la RTI

Il cofondatore e coproducer della fortunatissima serie di ristampe su vinile audiophile “Tone Poet” Joe Harley è stato scelto come curatore di questa nuova collana di rimasterizzazioni completamente analogiche realizzate a partire dai nastri originali, stampate su LP audiophile da 180 grammi e pubblicate in una lussuosa copertina gatefold. La rimasterizzazione è stata effettuata da Kevin Gray presso la Cohaerent Audio, mentre per la stampa dei vinili è stata scelta la celebre azienda americana Record Technology Incorporated (RTI). I titoli che fanno parte di questa collana sono stati scelto uno a uno con estrema cura dallo stesso Harley e comprendono i classici meno noti della Blue Note, i grandi successi moderni e alcuni album apparsi a suo tempo su altre etichette legate al catalogo della Blue Note. Per la realizzazione di queste ristampe è stata prestata una grandissima attenzione anche ai dettagli più piccoli, a partire dalla grafica di copertina, all’altissimo livello della qualità sonora ottenuta dalla rimasterizzazione effettuata da Kevin Gray a partire dai nastri analogici originali e alla perfetta stampa del vinile curata dalla Record Technology Inc. Tutti gli aspetti di queste ristampe Blue Note Tone Poet sono stati curati cercando di raggiungere gli standard qualitativi più alti possibile. Questo significa che – per quanto possiate cercare – non riuscirete mai a trovare una versione migliore. Questi dischi sono semplicemente irraggiungibili.

Soprannominato Tone Poet (Poeta dei Suoni), Joe Harley si è posto l’ambizioso obiettivo di realizzare una collana di ristampe audiophile in grado di permettere agli appassionati del XXI secolo di ascoltare esattamente la musica come la sentirono i musicisti dai nastri analogici originali e dai monitor dello studio di Rudy Van Gelder cinquanta o sessanta anni fa. Harley è fermamente convinto del fatto che – in termini di qualità – gli album della Blue Note non abbiamo mai raggiunto livelli paragonabili a quelli di questa collana. Come ha dichiarato lui stesso in una recente intervista: «Ogni aspetto di queste ristampe della Blue Note è stato curato fin nei più piccoli dettagli. Questo significa che non potrete trovare un’edizione di qualità paragonabile a questa».

Tra il 1964 e il 1967 il leggendario sassofonista e compositore Wayne Shorter creò una serie di brani di inestimabile valore che avrebbe influenzato moltissimi jazzisti della sua generazione e di quella successiva. Sotto il profilo stilistico, questi brani si collocano a metà strada tra il jazz acustico e la serie di classici album come “Night Dreamer”, “JuJu”, “Speak No Evil” e “Adam’s Apple” che poco dopo avrebbero presentato lo stile brillante e molto originale di Shorter nell’interpretazione di band dall’organico estremamente variabile di molti maestri del jazz moderno.

Con Schizophrenia, album pubblicato nel 1967, Shorter si proiettò al vertice più alto del post-bop, da dove poté scrutare l’orizzonte del jazz contemporaneo. Nella sua musica scorreva già una corrente d’avanguardia e la volta successiva che sarebbe entrato in studio per la Blue Note sarebbe stato per Super Nova, l’album che lo portò a esplorare i confini della fusion. Questo sarebbe avvenuto nel 1969, ma due anni prima Shorter produsse uno dei suoi album più completi e stilisticamente eterogenei, con un sestetto di musicisti aperti all’innovazione come lui, che comprendeva James Spaulding al sax contralto e al flauto, il trombonista Curtis Fuller, il pianista Herbie Hancock, il contrabbassista Ron Carter e il batterista Joe Chambers. Tra i sei brani originali contenuti in questo album, si segnalano alcuni dei successi più duraturi di Shorter, tra cui l’indimenticabile di “Tom Thumb”, l’evocativa “Go” e la meravigliosa ballata “Miyako”, oltre alla brillante “Kryptonite” di Spaulding.

Wayne Shorter, sax tenore; Curtis Fuller, trombone; Herbie Hancock, pianoforte; Ron Carter, contrabbasso; Joe Chambers, batteria

Tom Thumb

Go

Schizophrenia

Kryptonite

Miyako

Playground

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