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Esecutore: Julian "Cannonball Adderley", sassofono; Nat Adderley, cornetta; Joe Zawinul, piano; Victor Gaskin e Walter Booker, contrabbasso; Roy McCurdy, batteria; George Duke, tastiere
Autore: Cannonball Adderley
Numero dischi: 1
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LP da 180 grammi
Tiratura a sole 4000 copie numerate per tutto il mondo
Rimasterizzazione effettuata con l’esclusiva tecnologia Phoenix Mastering a partire dai nastri analogici originali
Taglio delle lacche effettuato da Kevin Gray
Test pressing approvato negli studi della The Lost Recordings
Stampaggio a bassa velocità effettuata in Germania
Cambio degli stamper ogni 500 copie
Un controllo qualità senza confronti in Europa
Lussuosa copertina gatefold tip-on realizzata in Italia
L’avvento di Julian Cannonball Adderley, uno dei massimi giganti del jazz
Julian “Cannonball” Adderley si guadagnò il suo soprannome grazie agli eccessi dell’infanzia, ma ben presto sarebbe diventato il sinonimo di uno degli artisti più geniali della storia del jazz. Ritenuto universalmente tra i musicisti più versatili del XX secolo, Adderley si dedicò con profitto a tutti gli stili del jazz, spaziando ecletticamente dal cool all’hard bop e al funk e attingendo allo stesso modo alle tradizioni musicali dell’Africa, dell’America Latina e del blues. Adderley fu un instancabile creatore, che per tutta la sua carriera non smise mai di formare e rimodellare ensemble, alla costante ricerca di un’espressione musicale sempre più intensa e profonda. Il suo motto era: «Il jazz deve andare avanti, ma senza mai dimenticare le sue radici».
Padronanza tecnica e assoluta libertà espressiva: dagli Stati Uniti all’Europa
Il nome di Adderley balzò agli onori delle cronache nel 1958, grazie alla registrazione dello storico album Somethin’ Else, che lo vide al fianco dei grandissimi Miles Davis, John Coltrane e di altri jazzisti di primissimo piano. Grazie alla sua eccezionale personalità artistica, Adderley non rimase nell’ombra di questi grandi, ma decise di tracciare il proprio cammino originale. Nel 1960 Julian e suo fratello Nat si trasferirono in Europa, dove parecchi jazzisti afroamericani avevano trovato la possibilità di esprimere tutta la loro creatività, al di là delle tensioni razziali che attanagliavano ancora gli Stati Uniti. Cannonball si affermò – senza badare né alle mode del momento né alle aspettative del pubblico – traendo ispirazione dal suo retaggio musicale del sud e da un vastissimo ambito di musica tradizionale. La sua presenza sul palcoscenico era imponente, il suo sound al tempo stesso vigoroso e sensuale e il suo carisma sapeva conquistare infallibilmente anche i pubblici più difficili.
Una testimonianza indelebile ripresa dal vivo
Questo album presenta una serie di brani rimasti fino a questo momento del tutto inediti, registrati dal vivo a Parigi nel 1969 e a Berlino nel 1972 da una Adderley all’apice dei suoi ragguardevoli mezzi tecnici ed espressivi. Dalla vibrante energia di “Hummin” alla delicata intensità espressiva di “Manhã de Carnaval”, ogni brano riflette il talento di uno dei jazzisti più grandi di tutti i tempi. Brani di grande fama come “Walk Tall” e “Work Song” incarnano il suo impegno per la dignità e la giustizia sociale, mentre “Oh Babe” e “Mercy, Mercy, Mercy” fanno coesistere armoniosamente ruvide emozioni con una gioia contagiosa. Inoltre, le sfumature funk presenti in tutto il disco sembrano prefigurare il futuro del R&B, confermando il ruolo di visionario di Cannonball. Costruttore di suoni e di anime, rimane davvero il Gargantua del jazz.
Julian “Cannonball Adderley”, sassofono; Nat Adderley, cornetta; Joe Zawinul, tastiere; Victor Gaskin e Walter Booker, contrabbasso; Roy McCurdy, batteria; George Duke, tastiere
Lato A
Hummin’
Manhã de Carnaval
Walk Tall
Lato B
Work Song
Oh Babe
Walk Tall
Mercy, Mercy, Mercy
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