TADIC/EPSTEIN: Without Words

Che sfida enorme, quella lanciata dal sassofonista americano Peter Epstein e dal chitarrista macedone Miroslav Tadic ai ben consolidati gusti musicali occidentali! Incidere un disco in cui influenze jazz si mischiano a sonorità tipiche della penisola balcanica, al confine tra la civiltà cristiana ortodossa dei villaggi balcanici e quella musulmana delle città di pianura, e riuscire nonostante tutto a offrire un prodotto estremamente gradevole è stato senzaltro uno sforzo creativo notevole. Epstein e Tadic si muovono attorno a strutture melodiche note, riuscendo a interpretarne in maniera mai scontata le trame, anche quando si tratta (come nel caso della stupenda Zajdi, Zajdi) di brani tradizionali macedoni. Chi ascolterà attentamente questo disco non mancherà di trovarvi influenze provenienti dallIndia (Lady L.) e dalla Polinesia (Lusing), come risultato di precedenti esperienze dei due musicisti. anche questo disco è stato registrato con tecnica single-point nella Harmony Hall di Matsumoto, utilizzando solo un paio di microfoni B&K4006.