JIMI HENDRIX: Both side of the sky

REGISTRAZIONI IN STUDIO DI JIMI HENDRIX MAI PUBBLICATE IN PRECEDENZA

REGISTRAZIONI EFFETTUATE IN GRAN PARTE TRA IL GENNAIO DEL 1968 E IL FEBBRAIO DEL 1970

STAMPA SU DUE LP DA 180 GRAMMI EFFETTUATA PRESSO LA QUALITY RECORD PRESSINGS

Terzo disco di una trilogia che comprende anche Valleys of Neptune e People, Hell and Angels, Both Sides of the Sky presenta i brani migliori e più significativi dell’archivio di Jimi Hendrix rimasti fino a questo momento assolutamente inediti!

Nuovo disco del mitico chitarrista, cantante e cantautore Jimi Hendrix, Both Sides of the Sky comprende dieci brani del tutto inediti e altri tre registrati in studio – a parte due – nel proficuo biennio compreso tra il gennaio del 1968 e il 1970, quando Hendrix mostrò a tutto il mondo il suo desiderio di espandere il più possibile i confini del blues. Questo album è la terza parte di una trilogia – inaugurata dalla Valleys of Neptune e People, Hell and Angels – che presenta tutti i brani più belli e più significativi registrati in studio da Hendrix e rimasti per qualche ragione fino a questo momento del tutto inediti. La pubblicazione di queste registrazioni in studio inedite di Jimi Hendrix è stata curata da sua sorella Janie e da John McDermott ed Eddie Kramer, i producer che si occupano da molti anni del lascito discografico di Hendrix e hanno realizzato in prima persona la registrazione degli album originali di Hendrix. Both Sides of the Sky mette in evidenza la straordinaria maestria con cui Hendrix sapeva realizzare le incisioni in studio e la sua sempre maggiore propensione a utilizzare le caratteristiche dello studio di registrazione per ottenere sonorità, tecniche e materiali sempre nuovi. In molti brani di Both Sides of the Sky Hendrix è affiancato dal trio che sarebbe diventato famoso con il nome di Band of Gypsys ossia lo stesso Jimi alla voce e alla chitarra, Billy Cox al contrabbasso e Buddy Miles alla batteria. A questo proposito, Kramer ricorda: «Jimi si sentiva perfettamente a suo agio nello studio di registrazione. Questo era infatti il luogo in cui si creavano la musica e la sua magia. Jimi adorava registrare dischi in studio e per me è motivo di grande piacere e di incommensurabile onore avere avuto una parte nella sua carriera discografica sia allora sia oggi». Both Sides of the Sky vede protagonisti accanto a Hendrix parecchi musicisti di grande talento, tra cui Johnny Winter e Stephen Stills. Stills conobbe Jimi nel giugno del 1967 al Monterey Pop Festival. Nel settembre del 1969 Hendrix invitò Stills a prendere parte a una sessione di registrazione presso il Record Plant di New York, un gesto di grande distinzione al quale Stills rispose con una splendida versione di “Woodstock” di Joni Mitchell e il brano originale “$20 Blues”. Il 22 aprile del 1969, per l’esordio discografico della Band of Gypsys Hendrix volse la sua attenzione sulle loro comuni radici musicali, vale a dire il blues del Delta. Tra i brani più significativi di Both Sides of the Sky meritano di essere citati la splendida interpretazione di Hendrix del celebre brano di Muddy Waters “Mannish Boy” e gli originali di Hendrix “Lover Man” e “Hear My Train A-Comin”. L’ultimo vede protagonisti il batterista Mitch Mitchell e il bassista Noel Redding, della originale Jimi Hendrix Experience. Ancora una volta la Quality Record Pressings è stata scelta per stampare un disco di grandissimo prestigio della Analogue Productions, una scelta che è al tempo stesso un grande onore e una sfida da fare tremare i polsi, come sottolinea giustamente Gary Salstrom, general manager della QRP. Sempre secondo Salstrom, la grande importanza storica di queste registrazioni storiche effettuate in studio da Hendrix e la straordinaria musicalità di questo straordinario chitarrista contribuiscono a rendere questo disco un titolo eccitante e assolutamente imperdibile. Tra gli altri album di questa trilogia, Valleys of Neptune, pubblicato per la prima volta nel 2010, raggiunse la quarta posizione della classifica di Billboard, mentre People, Hell and Angels raggiunse tre anni più tardi il secondo posto della stessa classifica, grazie soprattutto al singolo “Somewhere”, l’unico singolo di Jimi Hendrix a raggiungere il primo posto della classifica Hot 100 di Billboard.