

Esecutore: Bob Dylan
Autore: Bob Dylan
Numero dischi: 2
Barcode: 0821797242417
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Per un artista la cui carriera è tuttora avvolta in gran parte nel mistero, nel mito e in false leggende, a distanza di oltre quattro decenni dalla sua prima uscita Nashville Skyline continua a sorprendere più di molti altri album di Bob Dylan. Questo album del 1969 si distingue da tutti gli altri dischi del Bardo in virtù di una sorprendente morbidezza vocale e di una meravigliosa spontaneità espressiva, che vedono il cantautore simbolo degli Stati Uniti perfettamente a suo agio negli esaltanti generi del country e del successivo country-rock. Morbido, affascinante e avvolgente, questo disco dai toni gradevolmente rustici rimane ancora oggi per molti dei fan più accaniti l’album più apprezzabile del Bardo. E – aggiungiamo noi – uno dei più inimitabili. La decisione di smettere di fumare restituì a Dylan una voce in forma smagliante, nella quale non si percepiscono più i respiri sibilanti del naso e gli accenti popolari che erano presenti nei dischi precedenti. Rimasterizzata a partire dai nastri analogici originali con il celebre impianto di rimasterizzazione della OMR e stampato su vinile da 180 grammi presso la RTI, questa versione analogica accuratamente restaurata a 45 giri è caratterizzata da una stupefacente purezza sonora e riproduce con una incredibile fedeltà l’inconfondibile voce di Dylan. L’etichetta americana è riuscita a migliorare vistosamente anche la riproduzione dei robusti accordi e delle note pizzicate delle chitarre acustiche, come si può notare soprattutto nelle note in dissolvenza. Le dimensioni e l’ambienza dello studio di registrazione della Columbia riescono a esprimere brillantemente la timbrica della band strumentale per mezzo di un sottile effetto d’eco e di un mix molto naturale,ottenendo un grado di fusione molto simile a quello del miele che si scioglie in una tazza di tè. Grazie a una fedeltà sonora fino a questo momento inimmaginabile, questa riedizione consente di apprezzare gli effetti rasserenanti e le vibrazioni rilassanti di Dylan. Il fatto che questi LP da 180 grammi a 45 giri abbiano i solchi più grandi e più profondi consente alla puntina di riprodurre un maggior numero di informazioni sonore. «Is it rolling, Bob?»: questa famosa domanda rivolta da Dylan al producer Bob Johnson all’inizio di “To Be Alone With You” dimostra meglio di qualsiasi parola il clima di meravigliosa spontaneità che permeò queste sessioni di registrazione e che contribuì a creare l’atmosfera rilassata e accogliente che caratterizza questo album, che molti considerano il titolo più originale della vastissima discografia di Dylan. Se nel precedente John Wesley Harding Dylan si era immerso nelle acque del country, con Nashville Skyline il grande cantautore americano abbraccia appassionatamente una maggiore eleganza, mettendo per una volta da parte ogni riferimento folk. Dalle atmosfere di ogni canzone alla brillante gradevolezza degli arrangiamenti, tutti gli elementi di questo disco si battono contro le turbolenze e il sound popolare della fine degli anni Sessanta. In effetti, se nella produzione discografica di Dylan esiste un capolavoro sottovalutato, questo è sicuramente Nashville Skyline. Oltre al suo inconfondibile stile vocale e alle sue splendide canzoni, Dylan può contare per questo disco su una sensazionale band di musicisti originari della zona di Nashville, tra i quali meritano di essere citati Charlie Daniels, Marshall Grant, W.S. Holland, Charlie McCoy, Ken Buttrey e Norman Blake, interpreti in grado di offrire performance insuperabili.