Queen: Made In Heaven

«Nel 1995 i quattro membri sopravvissuti dei Queen si ritrovarono per pubblicare le ultime registrazioni realizzate con il compianto Freddie Mercury nel disco Made in Heaven. Come facilmente prevedibile, l’album raggiunse il primo posto delle hit-parade dei paesi dell’Europa occidentale e il singolo “Heaven for Everybody” si insediò stabilmente al vertice delle Top 10, mentre negli Stati Uniti salì e scese le classifiche per diverse settimane. Sotto il profilo musicale, Made in Heaven si riallaccia ai giorni di gloria vissuti dai Queen negli anni Settanta, con melodie vigorose, spunti rock delle chitarre, il tutto coronato dalle stupefacenti performance vocali di Mercury e dagli effetti corali che il pubblico aveva iniziato a conoscere e ad amare con “Bohemian Rhapsody”. Anche se non si sapesse che questi brani furono scritti ed eseguiti nell’imminenza della scomparsa di Mercury, questo fatto appare del tutto evidente. Dai testi di tutte le canzoni traspaiono infatti continuamente allusioni ai temi della vita e della morte, a partire dai titoli “Let Me Live”, “My Life Has Been Saved” e “Too Much Love Will Kill You”, per arrivare a versi molto significativi come «It’s hopeless – so hopeless to even try» (“It’s a Beautiful Day”), «Waiting for possibilities / Don’t see too many around» (“Made in Heaven”) e «I long for peace before I die» (“Mother Love”). L’aspetto più sorprendente di questo disco è costituito dal fatto che lo straordinario stile vocale di Mercury aveva sempre rivelato fin dall’inizio una vena di ironia, una qualità che può essere percepita chiaramente anche in questo disco, persino nei brani dai toni più sofferti e teatrali. Secondo alcuni addetti ai lavori, Mercury avrebbe deciso in questo modo di proseguire con assoluta determinazione il cammino che aveva intrapreso molti anni prima, come una vera diva del passato. Se questa era la sua intenzione, possiamo dire che è stata coronata da un pieno successo» (AllMusic Guide).