JEFF BECK: Jeff Beck with the Jan Hammer Group Live

Esecutore: Jeff Beck & Jan Hammer Group

Autore: Jeff Beck

Numero dischi: 1

Barcode: 0196588705724

SACD Ibrido
Pop/Rock
2024
MUDSACD2276
2024-11-01
40,00 €
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SACD ibrido stereo in edizione limitata

Rimasterizzazione realizzata a partire dai nastri analogici originali

Riedizione audiophile stampata in appena 2000 copie numerate per tutto il mondo

Una esplosiva fusion jazz-rock da un gruppo di musicisti straordinari che amavano suonare insieme

Stranamente, questo disco viene citato solo di rado nelle classifiche dei migliori album live di tutti i tempi. In un’epoca in cui sembra che ogni gemma nascosta o trascurata sia già stata riscoperta, questo disco del 1977 rimane ancora un segreto molto ben custodito, un disco pieno di brani brillanti, di una chimica sensazionale, di improvvisazioni ad alta tensione e di esplosive combinazioni jazz-rock. Date queste premesse, non c’è da stupirsi se molti ascoltatori che si sono imbattuti in questo lavoro alla fine degli anni Settanta ammettono di averne consumato più di una copia e di essere rimasti incantati dalla sua incontenibile energia. E non avete ancora ascoltato questa riedizione!

Rimasterizzata a partire dai nastri analogici originali, presentata in una copertina che riprende lo stile degli LP gatefold e stampata in appena 2000 copie numerate per tutto il mondo, questa imperdibile riedizione su SACD ibrido stereo di Jeff Beck with the Jan Hammer Group Live prsenta per la prima volta questo celebre tour de force con una qualità rigorosamente audiophile. Grazie a un’immagine sonora perfettamente definita, a un palcoscenico sonoro ricco di dettagli e una sensazionale escursione dinamica, questa riedizione per collezionisti colloca i cinque favolosi componenti della band – Beck, Hammer, il batterista Tony “Thunder” Smith, il bassista Fernando Saunders e il violinista Steve Kindler – nelle posizioni precise in cui si trovavano sul palco di quella memorabile tournée del 1976-77.

Grazie alla straordinaria immagine tridimensionale e alla grande profondità del palcoscenico sonoro che ne deriva, non solo si sentono, ma quasi si vedono Beck sul centro-destra della scena, Hammer sul centro-sinistra, Kindler a destra e Smith e Saunders chiaramente collocati al centro. Per quanto riguarda Beck e Hammer, le sfumature tonali sono del tutto naturali e perfettamente bilanciate. Questa riedizione di MoFi non solo consente di rivivere le emozioni di quei concerti, ma aggiunge ancora un ulteriore briciolo di eccitazione. Ascoltando con attenzione ogni passaggio, percepirete l’unione, lo spirito e la gioia che legavano strettamente tra loro i membri del quintetto, che venivano a loro volta trasmessi alla folla. Questi ragazzi amavano suonare insieme, un fatto che si nota chiaramente ancora oggi, a quasi mezzo secolo da quella storica tournée.

Esistono svariati motivi che spinsero Beck e tutta la sua band a impegnarsi a fondo per garantire che questo album non fosse che l’ennesima registrazione live realizzata per motivi commerciali a ricordo di una trionfale tournée. Per garantire la massima qualità possibile, Beck ascoltò attentamente con il leggendario producer e A&R Tom Werman i brani di diverse date nello studio di Allen Toussaint a New Orleans. Dopo ripetuti ascolti, Beck e Werman selezionarono ciò che ritenevano rispondesse alle loro elevate aspettative di musicalità e fedeltà. La maggior parte dell’album deriva da un concerto eccezionale tenuto a Reading, in Pennsylvania. Hammer partecipò alla realizzazione dell’album missando le tracce.

Uscito in concomitanza con l’apice della jazz fusion, Jeff Beck with the Jan Hammer Group Live chiude il cerchio di un periodo particolarmente fruttuoso iniziato con l’acclamato quarto LP in studio di Beck, Wired, e proseguito con la lunga tournée che ha ispirato questo album. Questo periodo ha visto Beck suonare senza pause senza una band fissa, preferendo affidarsi ai più importanti musicisti del momento e di coloro che era disposti ad assumersi rischi, creativi che avevano dimostrato di non avere paura di sfidare lo status quo e di improvvisare sul momento brani memorabili.

Questo brillante estro è presente in tutti i brani in programma, che rivelano folgoranti combinazioni strumentali, riff a rotta di collo, ritmi funambolici e una sinergia senza confronti. Per rendervene conto, vi basterà ascoltare la sorprendente introduzione sorprendente di “Freeway Jam”, dove la chitarra di Beck e il sintetizzatore di Hammer dialogano e ricreano una cacofonia di clacson, prima dell’ingresso degli altri musicisti, con i quali evocano indimenticabile viaggio in autostrada. Subito dopo, contemplate il futurismo interstellare di “Darkness/Earth in Search of the Sun”, la radicale revisione reggae di “She’s a Woman” dei Beatles, l’esuberante zip di “Scatterbrain” e il coinvolgente sound di “She’s a Woman” dei Beatles. Veri e propri capolavori.

Beck e Hammer, Hammer e Beck: l’uno spinge l’altro e ognuno risponde a tono. Non bisogna poi dimenticare la premiata ditta formata da Saunders e Smith, che qualche anno dopo avrebbe formato una irresistibile sezione ritmica per Lou Reed. Se siete appassionati di musica che sanno apprezzare nella giusta misura l’originalità e il vero genio musicale, oltre ovviamente a una qualità sonora di livello audiophile, non dovete assolutamente perdervi questa nuova riedizione della Mobile Fidelity.

Jeff Beck, Jan Hammer Group

Freeway Jam

Earth (Still our Only Home)

She’s a Woman

Full Moon Boogie

Darkness / Earth in Search of the Sun

Scatterbrain

Blue Wind

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