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JONI MITCHELL: Blue

Esecutore: Joni Mitchell

Autore: Joni Mitchell

Numero dischi: 1

Barcode: 0821797226967

SACD Ibrido
Pop/Rock
2024
MUDSACD2269
2024-03-01
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SACD ibrido stereo in edizione limitata

Una nuova imperdibile riedizione del quarto album di Joni Mitchell, un disco che ha influenzato e commosso almeno tre generazioni

Tra gli innumerevoli riconoscimenti e analisi che circondano Blue, nessun punto è più significativo del fatto che questo album di Joni Mitchell del 1971 continua a diventare più popolare, venerato, citato e rilevante ogni giorno che passa. Questa vitalità non è solo estremamente singolare, ma è la misura definitiva della grande arte e, nel contesto di Blue, la prova indiscutibile dell’accessibilità, dell’integrità e dell’atemporalità del disco. Se la musica più brillante ed eterna cerca di trovare verità condivise da tutta l’umanità, si potrebbe quasi affermare che Blue sia una dottrina.

Questo SACD ibrido stereo ripropone questo caposaldo della discografia con una straordinaria qualità sonora, che si distingue per la definizione dei dettagli, la restituzione tonale e l’impatto sonoro. Pubblicato per la prima volta con una qualità sonora di livello audiophile, questo celebre album è uno dei sei dischi registrati da Joni Mitchell negli anni Settanta che la Mobile Fidelity ripresenterà sia su vinile sia su SACD ibrido stereo per una qualità sonora assolutamente senza confronti.

Tutto ciò che riguarda Blue suona più intimo, coinvolgente e ineludibile su questa stampa trasparente, che beneficia di un rumore di fondo praticamente inesistente e di una eccellente definizione dei solchi. La voce di Joni Mitchell, posizionata in primo piano e accompagnata nella maggior parte dei casi da una chitarra acustica dai toni minimalisti e da un pianoforte, emerge in modo chiaro e prominente, con le note sospese e gli accordi radiosi che fungono da punti interrogativi, virgole e frasi. La presenza nella stanza e la dimensione spaziale rendono assoluta la gamma completa di emozioni introspettive – dolore e angoscia, consapevolezza di sé e gioia, difficoltà e incertezza, calore e desiderio – che Joni Mitchell interroga e contempla nel corso del disco. La mancanza di difese di cui la cantante parlava un tempo è qui messa a nudo come non era mai accaduto in precedenza.

Considerato da Rolling Stone il terzo album più grande di tutti i tempi, Blue è universalmente celebrato da critici, appassionati e artisti e definito da un programma di brani disarmanti e vulnerabili che sono al tempo stesso intimi, intensi, scarni, sinceri, dolorosi e ricchi di speranza. Blue mette in scena l’amore, la spiritualità, l’indipendenza e la perdita come nessun altro disco ha mai fatto sia prima sia dopo. Unanimemente considerato l’album che ha contribuito a definire la personalità artistica di Joni Mitchell, questo disco in gran parte autobiografico ha cambiato tutto poco dopo la sua prima uscita avvenuta nel giugno del 1971, una valenza artistica che incredibilmente continua a mantenere ancora oggi, dopo più di mezzo secolo. Influenzando in modo incalcolabile generazioni di artisti, Blue rappresenta la linea di confine tra Carole King, Elton John, James Taylor, Patti Smith, Joan Armatrading, Leonard Cohen, Carly Simon, Emmylou Harris e Rosanne Cash e contemporanei del XXI secolo come Brandi Carlile, Taylor Swift, Sharon Van Etten e Courtney Barnett. In bilico tra agonia e ottimismo, Blue è – per riprendere una frase dell’eterna “A Case of You” di Mitchell – una “scatola di colori” senza fondo.

La scarna bellezza degli arrangiamenti, le melodie inebrianti e la saggezza che caratterizzano Blue non passarono inosservate. L’acclamazione della critica, unita alla profondità dei brani e alla fama di Joni Mitchell, spinse l’album nella Top 20 negli Stati Uniti e nella Top 10 nel Regno Unito. Tuttavia, mentre molta musica pop tende a perdere i colpi con il passare del tempo, Blue ha sfidato le norme e si è diretto nella direzione opposta. Nell’anno del suo 50° anniversario si è assistito a un’incredibile ondata di tributi, riflessioni e testimonianze che hanno contribuito a inquadrare l’importanza e il simbolismo di questo disco, in un’epoca in cui le donne sono diventate le principali pioniere del rock, del R&B e dell’hip-hop.

Con toni decisamente più concisi, nel 2021 in una recensione pubblicata nel 2021 che celebrava questo album il critico del Los Angeles Times dichiarò: «Nel 1971, nessun disco poteva nemmeno avvicinarsi a Blue di Joni Mitchell. A 50 anni dalla sua prima uscita, questo album è ancora un miracolo». Semplicemente, Blue non temeva nessun confronto. Eppure “miracolo” fa pensare che Blue sia in parte dovuto a un agente divino o a una circostanza inspiegabile. Anche se la convinzione e la sincerità della Mitchell possono sembrare ultraterrene, il suo approccio musicale e la sua narrazione dei testi non sono altro che confessioni personali e profondamente umane. Ciò che ascoltiamo è pura verità, per quanto dolorosa, complicata o cruda.

In passato si sono versati i classici fiumi d’inchiostro sulle circostanze che hanno ispirato le canzoni di Blue, tra cui le storie d’amore di Joni Mitchell, i lunghi anni trascorsi all’estero, il disprezzo per la celebrità, il persistente senso di perdita per aver dato in adozione la figlia, il trattamento riservatogli dalla stessa industria discografica che la sua musica metteva a disagio e la prolungata ricerca di una soluzione. Queste situazioni ed esperienze spinsero Joni Mitchell a mettere in discussione tutto, in particolare i grandi temi che da sempre ossessionano l’uomo, come la realizzazione, l’autonomia, l’amore, l’onestà e l’autostima.

Nel brano che apre l’album, “All I Want”, Joni Mitchell canta “I wanna make you feel free” (“Voglio farvi sentire liberi”), un obiettivo che possiamo ritenere pienamente raggiunto. Infatti Blues è una vera liberazione e il punto di partenza di un senso di libertà che continua ad avere ancora oggi un profondo impatto sulla musica, sulla cultura e sull’identità.

Joni Mitchell

All I Want

My Old Man

Little Green

Carey

Blue

California

This Flight Tonight

River

A Case of You

The Last Time I Saw Richard

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