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Esecutore: Steely Dan (Donald Fagen e Walter Becker)
Autore: Steely Dan
Numero dischi: 1
Barcode: 0753088013867
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Un nuovo titolo della Atlantic 75 Series della Analogue Productions
Una collana concepita per celebrare il 75° anniversario della fondazione della Atlantic Records
SACD ibrido stereo
The Royal Scam – la ristampa del quinto album in studio di Steely Dan vincitore del Disco di Platino
Rimasterizzazione effettuata dai nastri originali da Bernie Grundman
Questo disco può essere riprodotto su tutti i lettori CD e SACD
Vincitore di un Disco di Platino, The Royal Scam, il quinto album in studio di Steely Dan, fu prodotto da Gary Katz e pubblicato per la prima volta dalla ABC Records nel 1976. The Royal Scam vede una partecipazione della chitarra nettamente inferiore rispetto a Katy Lied, il disco precedente degli Steely Dan, che era stato il primo registrato senza il chitarrista fondatore della band Jeff Baxter. All’incisione di The Royal Scam presero parte i chitarristi Walter Becker, Denny Dias, Larry Carlton, Dean Parks ed Elliott Randall.
Il grande successo di questo album trova conferma nell’attribuzione di un Disco di Platino e nel 15° posto raggiunto nella classifica Billboard 200. The Royal Scam si fece notare fin dall’inizio per i suoi arrangiamenti molto elaborati, per la sua sofisticata musicalità e per le sfumature ciniche dei suoi testi, caratteristiche che hanno contribuito a farlo considerare uno degli album più originali della band americana.
Sotto l’aspetto stilistico, The Royal Scam presenta elementi di vario genere, come si può facilmente notare dai vivaci spunti funky di “Kid Charlemagne” agli influssi latini di “The Caves of Altamira” e alla scrittura jazz di “Don’t Take Me Alive”. I testi sono imperniati sui temi dell’inganno, della corruzione e della disillusione, che trovano piena espressione in personaggi dalla morale spesso assai ambigua e dalla condotta non di rado violenta.
Con gli altri album di Steely Dan, The Royal Scam condivide una serie di criptiche allusioni a eventi e personaggi sia fittizi sia reali. In un’intervista rilasciata alla BBC nel 2020, Becker e Fagen rivelarono che “Kid Charlemagne” è scopertamente basato sulla storia di Owsley Stanley, famigerato boss della droga, che entrò nella cronaca nera per aver prodotto sostanze allucinogene dagli effetti devastanti, e che “Caves of Altamira” trae ispirazione da un libro di Hans Baumann incentrato sul tema della perdita dell’innocenza, il cui protagonista esprime tutto il suo sbalordito stupore di fronte alle suggestive pitture rupestri preistoriche della Grotta di Altamira.
Sotto il profilo squisitamente musicale, The Royal Scam si fa apprezzare per l’utilizzo di architetture armoniche molto complesse e di elaborati arrangiamenti strumentali, con i componenti della band che suonano una vasta gamma di strumenti, tra cui chitarre, tastiere, ottoni e percussioni. La produzione è corretta e del tutto professionale, come si può notare dall’immagine sonora trasparente e definita alla perfezione, che esalta al massimo grado la padronanza tecnica della band.
Nella sua recensione dell’album, il critico dell’autorevole rivista Rolling Stone descrisse The Royal Scam come «il disco più atipico degli Steely Dan, che non possiede né le caratteristiche che piacevano agli ascoltatori radiofonici né la seducente misteriosità dei testi. Contiene anche alcuni dei loro brani più riusciti e piacevoli […] La sensazione generale di Scam è proprio questa: tensione. C’è poco della dolcezza sicura di sé che costellava Pretzel Logic, meno ancora dell’onniscienza che soffondeva Katy Lied. The Royal Scam è un album di transizione per gli Steely Dan; la melodia domina il testo, nel senso che la prima si spinge in nuove aree ritmiche per il gruppo (più jazz “puro”, semireggae e sostanzialmente più orchestrazione rispetto al passato), mentre il contenuto verbale è più chiaro, persino banale, per gli standard precedenti degli Steely Dan».
Quasi tutti i brani di The Royal Scam riguardano la fuga del protagonista da un crimine o ne rievocano uno commesso di recente, come si può capire dalla recensione, che prosegue in questi termini: «Becker e Fagen hanno davvero scritto l’album “fuorilegge” per eccellenza, cosa che sfugge a una miriade di gruppi del Sud perché il loro concetto di fuorilegge è assai più limitato. Piuttosto che, per esempio, rapinare banche (“Don’t Take Me Alive”, brano nel quale il rapinatore è il figlio di un contabile), i personaggi cantati da Becker e Fagen sono anche solipsistici ladri di gioielli (“Green Earrings”), divorziati spendaccioni (“Haitian Divorce”) e amanti gelosi e assassini (“Everything You Did”).
AllMusic assegnò all’album quattro stelle e mezza, affermando che i brani più belli di The Royal Scam, “Kid Charlemagne” e “Sign in Stranger”, sono tra i pezzi di gran lunga più rappresentativi di Steely Dan.
La copertina dell’album mostra un uomo in giacca e cravatta che dorme su un termosifone e sembra sognare ibridi grattacieli-bestia. La copertina è stata creata da un dipinto di Zox e da una fotografia di Charlie Ganse e in realtà fu realizzata per l’album inedito di Van Morrison del 1975, Mechanical Bliss, il cui tema di base si concretizza in una satira del sogno americano. Nelle note di copertina per la rimasterizzazione dell’album effettuata nel 1999, Fagen e Becker hanno affermato che si tratta della «copertina più orrenda degli anni Settanta, senza dubbio (fatta forse eccezione per Can’t Buy a Thrill)».
Dopo aver lottato per qualche mese con un tumore all’esofago, Walter Becker morì il 3 settembre 2017 all’età di 67 anni. Nel corso della sua carriera, Steely Dan ha venduto oltre 40 milioni di dischi in tutto il mondo e nel marzo del 2001 è stato accolto nella Rock and Roll Hall of Fame. VH1 ha inserito Steely Dan all’82° posto della sua classifica degli Artisti Musicali più grandi di tutti i tempi, mentre Rolling Stone lo ha collocato al 15° posto nella sua graduatoria dei Venti Duetti più grandi di tutti i tempi.
Questa imperdibile riedizione su SACD ibrido stereo può essere riprodotta su qualsiasi lettore CD e SACD.
Nel complesso, The Royal Scam di Steely Dan è un album al tempo stesso impegnativo e gratificante, che mette in luce l’inconfondibile mix di rock, jazz e funk della band e il suo approccio assolutamente privo di compromessi alla scrittura e alla produzione delle canzoni.
Steely Dan (Donald Fagen e Walter Becker)
Kid Charlemagne
The Caves Of Altamira
Don’t Take Me Alive
Sign In Stranger
The Fez
Green Earrings
Haitian Divorce
Everything You Did
The Royal Scam
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