SCHUMANN: Opere per oboe e piano

Esecutore: Guido Ghetti,oboe; Amedeo Salvato, piano

Autore: Schumann

Numero dischi: 1

Barcode: 8051776570138

Urania
CD
2013
LDV14013
2013-04-01
14,50 €
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I 5 Stücke im Volkston  (Cinque pezzi  in  tono popolare) op. 102 furono composti originariamente per violoncello e pianoforte, e formano una raccolta organica,  quasi  come se si trattasse  di  un  ciclo  di  Lieder. Tre di questi brani, il secondo, terzo e quarto della raccolta, sono divenuti assai popolari anche in versione per oboe e pianoforte, e sono da tempo entrati nel repertorio di tutti gli oboisti. Diverso è invece il caso delle 3 Romanzen op. 94, scritte fin dall'inizio per oboe e pianoforte. Anche in questo caso,  l’ispirazione liederistica dei tre brani è ben evidente. La toccante semplicità dei modi, tutta pervasa di malinconia, traspare subito dalla Romanze n. 1, Nicht schnell, in cui sembra ritornare lo Schumann migliore quello, per intenderci, dei cicli pianistici giovanili come le Kinderszenen; la Romanze n. 2, Einfach, innig, è probabilmente il brano più felice della raccolta, un canto che si dipana inizialmente tranquillo, per poi animarsi nella parte centrale. Chiude la raccolta la Romanze n. 3, Nicht zu rasch, bravissima e gioiosa. Il ciclo di otto liriche su testi di Adelbert von Chamisso intitolato Frauenliebe und .Leben (Amore e vita di donna) fu pubblicato come op. 42. Le poesie di Chamisso riflettono un’idea dell’amore femminile come totale dedizione all’uomo. Queste cadute nell’idillio piccolo borghese sono in perenne agguato nell’opera di Chamisso, ma accorre subito dire che Schumann è riuscito ad evitarle in virtù di una creazione musicale che nobilita la lirica del poeta trasfigurandola su un piano di assoluta purezza espressiva. Si direbbe anzi che nel ciclo di Schumann tutto tenda verso la conclusione tragica dell’ottavo ed ultimo Lied: dopo l’esaltazione dell’amore, il matrimonio e la nascita di un bambino, la morte ha preso con sé l’amato, .di tutti il più nobile., e di quell’amore non resta che il ricordo straziante ed una piccola creatura da crescere e da proteggere dalle incognite dell’esistenza. Non a caso Schumann, con grande finezza, ha evitato di musicare la nona lirica del ciclo originale di Chamisso nella quale la donna, ormai anziana, si rivolge alla propria nipotina. Nella raccolta schumanniana, che qui ascoltiamo proposta per la prima volta in una trasposizione per oboe e pianoforte curata da Guido Ghetti, la relazione strutturale tra i vari brani è evidentissima. Al tono a tratti perfino esaltato dei primi quattro brani si contrappongono tragicamente gli interrogativi e infine le desolazioni della seconda parte. Il cambiamento di clima è evidentissimo nel sesto Lied, chiave di volta dell’intero ciclo, in cui la monotonia del declamato si fonde con un accompagnamento di impressionante staticità. Solo la felicità della maternità nel n. 7, sembra apportare nuovamente una nota di felicità; ma si ascolti con attenzione questo brano, e si percepirà con chiarezza che il suo tono esaltato sembra fatto apposta per essere contraddetto da quanto verrà dopo. E infatti, brutale, un accordo di Re minore in sforzando, al principio dell’ultimo brano,  ci annuncia con tutta evidenza che la felicità è finita. In questo brano il declamato si fa recitativo, irrigidito in un dolore senza speranza, ed è il pianoforte a farsi protagonista, riprendendo da solo il motivo del primo Lied della raccolta e chiudendo così idealmente l’intero ciclo, oggi universalmente considerato come uno dei momenti più alti dell’opera schumanniana.

Tracklist

Robert Schumann (1810-1856)
Drei Stücke im Volkston per oboe e pianoforte op. 102
Frauenliebe und Leben per oboe e pianoforte op. 42
Romanzen per oboe e pianoforte op. 94

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