BEETHOVEN: Sonate per violoncello e piano

Nella sua integrale delle sonate per violoncello e pianoforte di Ludwig van Beethoven, registrata tra il 1955 e il 1957 con il pianista Carlo Zecchi, Enrico Mainardi adottò un approccio interpretativo più universale rispetto a quello che aveva utilizzato per l’incisione delle suites per violoncello solo di Johann Sebastian Bach. Le sapienti arcate del grande interprete italiano scolpiscono un nobilissimo monumento all’arte del Titano di Bonn. La complessa scrittura beethoveniana viene affrontata con un approccio quanto mai rigoroso, creando un’atmosfera sonora trattenuta e meravigliosamente serena. Oggi non è facile ascoltare un’interpretazione dei capolavori di Beethoven pervasi da un’espressività così profonda e da una umanità così palpabile e sincera.Sebbene si tratti di una registrazione mono (come del resto quella delle suites di Bach), le sonate registrate nella Beethovensaal di Hannover vengono esaltate da un’eccellente disposizione microfonica, che consente di cogliere in maniera estremamente vivida la spazialità della sala di registrazione e addirittura la frizione dell’archetto sulle corde del violoncello. Nel complesso, si tratta di una registrazione di inestimabile valore di un grande violoncellista, che raggiunse la piena maturità artistica ben dopo aver compiuto cinquant’anni.

Enrico Mainardi, violoncello

Carlo Zecchi, pianoforte

Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Sonata in fa maggiore per violoncello e pianoforte op. 5 n. 1

Sonata in sol minore per violoncello e pianoforte op. 5 n. 2

Sonata in la maggiore per violoncello e pianoforte op. 69

Sonata in do maggiore per violoncello e pianoforte op. 102 n. 1

Sonata in re maggiore per violoncello e pianoforte op. 102 n. 2

Variazioni in mi bemolle maggiore per violoncello e pianoforte su Bei Männern, welche Liebe fühlen dal Flauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart WoO 46

Adagio cantabile per violoncello e pianoforte

Allegro vivace per violoncello e pianoforte