WOLF E.W.: Opere per fortepiano

Le brillanti sonate di Ernst Wilhelm Wolf eseguite su un meraviglioso pianoforte a tangenti

Nel suo ultimo disco Flóra Fábri esegue quattro bellissime sonate e una fantasia di Ernst Wilhelm Wolf su un fortepiano a tangenti. Questo strumento – basato su una meccanica molto ingegnosa – fu inventato intorno al 1770, come una sorta di ibrido tra un clavicordo, un clavicembalo e un fortepiano.

Quando si preme un tasto, un martelletto di legno rivestito di cuoio colpisce la corda corrispondente dal basso, con una seconda bacchetta che la smorza immediatamente. «Wolf […] non fa solo parte del novero dei compositori classici migliori sotto tutti i punti di vista, ma è anche molto originale. Non credo che si possa ottenere un riconoscimento più lusinghiero partendo dalla prospettiva dello Sturm und Drang»: l’introduzione che Ernst Ludwig Gerber scrisse per l’articolo su Ernst Wilhelm Wolf pubblicato nella sua Enciclopedia del 1792 tratteggia in poche parole l’immagine di un genio dalla spiccata personalità, la cui originalità artistica venne riconosciuta da tutti gli addetti ai lavori dei suoi tempi. Allievo di Gottfried Heinrich Stölzel, Wolf ebbe la possibilità di conoscere durante la sua permanenza a Gotha le opere di Carl Philipp Emanuel Bach e di Carl Heinrich Graun, che esercitarono su di lui una profonda influenza. Più di ogni altra cosa, Wolf apprezzò lo stile del Bach di Berlino, con il quale intrecciò un’amicizia che durò tutta la vita. All’Università di Jena Wolf si interessò molto alla musica e ottenne la direzione del Collegium musicum, carica che gli diede la possibilità di fare eseguire molto spesso le sue opere.

Flóra Fábri, fortepiano a tangenti Christoph Friedrich Schmahl (Regensburg 1790), restaurato da Georg Ott

Ernst Wilhelm Wolf (1735-1792)

Sonata in sol minore

Sonata in si bemolle maggiore

Sonata in re minore

Sonata in fa maggiore

Fantasia su un tema con tredici variazioni