BACH: Sonate e Partite per violino solo

«Un interprete, uno strumento e un compositore: le sonate e le partite per violino solo di Johann Sebastian Bach sono da sempre il banco di prova più arduo per ogni violinista, giovane o anziano che sia. La ventitreenne Alina Ibragimova si rivela perfettamente all’altezza di queste opere immortali» (The Guardian) «Quando Alina Ibragimova ha iniziato a suonare la prima sonata per violino solo di Bach, il brusio è improvvisamente cessato. Questo si spiega con il fatto che il pubblico si è reso conto che stava accadendo qualcosa di straordinario» (The Independent). Nonostante la sua giovane età, l’eccezionale virtuosa Alina Ibragimova incanta i pubblici di tutto il mondo con le sue stupefacenti interpretazioni bachiane da diversi anni. I critici hanno sottolineato a più riprese la sua infallibile intonazione, l’ammaliante bellezza del suo suono, la sua impeccabile tecnica e la sua assolutamente autorevolezza, qualità che non si riscontrano quasi mai in un’artista di questa età. In questa importantissima nuova registrazione delle sonate e delle partite per violino solo di Bach la Ibragimova sfoggia tutte queste doti e molte altre, offrendoci un’interpretazione che è allo stesso tempo molto originale e profondamente rispettosa della grande tradizione del passato. Queste opere di straordinaria suggestione, di stupefacente virtuosismo, di grande espressività e di incomparabile armonia architettonica sapranno stregare anche gli appassionati dai gusti più difficili.

ALINA IBRAGIMOVA SU HYPERION

KAROL SZYMANOWSKI
INTEGRALE DELLE OPERE PER VIOLINO E PIANOFORTE
Alina Ibragimova, violino
Cedric Tiberghien, pianoforte
CDA67703 (CD alto prezzo)
«Stiamo vivendo in una nuova età dell’oro del violinismo, ma anche in un panorama concertistico che vanta talenti di altissimo livello come Hilary Hahn, Leila Josefowitz e Julia Fischer, Alina Ibragimova dimostra di sapersi ritagliare un posto di tutto rispetto […] grazie a una tecnica semplicemente superba. L’intonazione è sempre impeccabile e la varietà timbrica sembra quasi infinita, spaziando da un vigore quasi brutale a una morbidezza serica, da sonorità opulente a pianissimo quasi impalpabili. Queste pagine presentano un gran numero di difficoltà tecniche […] che la Ibragimova affronta con un’autorevolezza disarmante […] nel complesso si tratta di un disco degno della massima considerazione» (International Record Review) «Questa registrazione mette in luce le straordinarie doti interpretative della Ibragimova, che sa rivelarsi di volta in volta brillante ed elegiaca, confermando il giudizio dei molti critici che la considerano una delle violiniste più espressive in circolazione» (BBC Music Magazine) «Alina Ibragimova e Cedric Tiberghien formano una coppia di altissimo livello, come si può facilmente notare sia nella morbida sensualità delle opere centrali, sia nella più consueta espansività tardo romantica della coinvolgente Sonata del 1909 […] Questi lavori dovrebbero venire presi in maggiore considerazione dai solisti interessati al repertorio del XX secolo e non è facile immaginare un’esecuzione di queste opere più convincente di quella proposta in questo disco» (Gramophone).