Nelle enciclopedie musicali Josef Matthias Hauer viene spesso definito una sorta di contraltare di Arnold Schönberg, un fatto che trova conferma nellinsistenza con cui Hauer rivendicò il merito di aver ideato la dodecafonia. La questione relativa a questo primato è del tutto irrilevante, dal momento che i due compositori produssero opere del tutto diverse. Dal momento che lindustria discografica ha finora ignorato quasi completamente la produzione di Hauer, non si sono mai presentate molte occasioni per portare allattenzione degli appassionati le ragioni di questo musicista. Questa lacuna ha offerto alla CPO loccasione di mettere a segno un altro fenomenale exploit, presentando nello splendore del SACD una silloge di opere scritte nei tre periodi in cui i musicologi hanno diviso la carriera di Hauer, una scelta che ha permesso alletichetta tedesca di realizzare una sorta di ritratto di un artista che, pur in un ambito atonale, seppe creare una musica di altissimo livello, pervasa da una sorprendente sensualità e persino da un pizzico di romanticismo. Lo stile di Hauer si basa su procedimenti compositivi scientifici e analitici, nel tentativo di esprimere «musica grande, cosmica, immutabile in eterno e la vera e santa armonia delle sfere celesti». Per quanto stravagante o presuntuosa possa sembrare in base a questa dichiarazione, la musica di Hauer merita davvero di essere conosciuta.
Tracklist
Josef Matthias Hauer (1883-1959)
Apokalyptische Phantasie op. 5
Romantische Phantasie op. 37
Suite op. 48
Concerto per violino e orchestra op. 54
Zwölftonspiel (9.08.1957)
Zwölftonspiel (22.09.1957)