Von Reznicek: Opere Orchestrali

«Simbolo patologico (re minore, melodia originale dellAfrica orientale). Variata secondo lo stile di unidée fixe, una melodia dai tratti compulsavi si ripropone di continuo in migliaia di forme diverse. Un barlume di speranza (femminile), do diesis maggiore e re bemolle maggiore, follia, collasso, catastrofe (risuonare di tam-tam). Fine». Con queste parole Emil Nikolaus von Reznicek descrisse con concisa efficacia i contenuti del Finale della sua Prima Sinfonia in occasione della sua prima esecuzione. Molto simile a un programma, questa descrizione sembra in realtà prefigurare il genere cinematografico e spiega nei minimi dettagli il senso della sua opere: «questa sinfonia si colloca nellambito della musica assoluta e, utilizzando al posto di un programma una semplice connotazione tragica, vuole esprimere lo sviluppo psicologico e drammatico di un personaggio simboleggiato dal primo tema». Vero e proprio camaleonte, Reznicek utilizza per la sua prima sinfonia una tavolozza sonora davvero impressionante. Considerata irrimediabilmente perduta per oltre 90 anni, questa sinfonia è stata fortunosamente riscoperta negli anni Ottanta del secolo scorso e oggi viene riproposta dalla CPO in una straordinaria interpretazione diretta da Frank Beermann per la gioia degli appassionati di rarità del Novecento storico.