

Esecutore: M.Kirschnereit,Deutsche Kammerakademie
Autore: Handel
Numero dischi: 1
Barcode: 0761203785520
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Con questo splendido disco si chiude l’integrale dei concerti per organo di Georg Friedrich Händel, proposti per la prima volta dalla CPO nella versione per pianoforte e orchestra. L’incredibile successo ottenuto dai primi due volumi di questa serie ha dimostrato meglio di qualsiasi parola che il passaggio dall’organo dei tempi del grande compositore di Halle al pianoforte moderno è una scelta logica e del tutto legittima. In fondo, se i concerti per clavicembalo, archi e basso continuo di Johann Sebastian Bach sono entrati da tempo a fare parte della letteratura per pianoforte e orchestra, lo stesso criterio deve essere applicato anche alle opere di Händel. Nel terzo volume di questa serie il pianista Matthias Kirschnereit esegue i Concerti per organo op. 7, pubblicati postumi nel 1761, sei opere concepite per un organico che oltre allo strumento solista comprende due oboi, una nutrita compagine di archi e un ricco basso continuo rinforzato dal fagotto. Prevedendo esplicitamente una formazione di questo genere, il compositore sassone dimostrò la sua intenzione di ottenere una tavolozza sonora consistente e ricca di sfumature. Il copista e fedelissimo assistente di Händel John Christopher Smith mise insieme questa raccolta due anni dopo la scomparsa dell’autore, un fatto che ha spinto alcuni studiosi a metterne in dubbio la paternità, al contrario dei sei Concerti op. 4 e dei “Concertos for Harpsichord or Organ” n. 13-16, sui quali invece non sussiste alcuna incertezza. In ogni caso, vista e considerata la loro straordinaria qualità musicale, non esiste nessuna ragione valida che possa trattenerci dall’ascoltare queste splendide opere, siano esse uscite interamente dalla penna di Händel o meno. In particolare, questi concerti rivelano una serie di modulazioni armoniche e di variazioni ritmiche che sapranno conquistare anche gli appassionati dai gusti più esigenti e che le rendono al di là di ogni considerazione tra i massimi capolavori dell’arte del compositore sassone, un giudizio che viene ulteriormente sottolineato dalla splendida interpretazione di Matthias Kirschnereit.