WAGNER: Trascrizioni per orchestra Vol.3

Neeme Järvi e la Royal Scottish National Orchestra propongono questo mese il terzo dei quattro dischi dedicati ai vigorosi arrangiamenti delle opere di Wagner realizzati da Henk de Vlieger. A proposito del primo volume, il critico di Classic FM ha scritto: «Il compositore olandese Henk de Vlieger ha scritto un penetrante poema sinfonico che esprime in maniera molto efficace la profonda drammaticità dell’Anello del Nibelungo». Per il terzo volume de Vlieger volge la propria attenzione all’opera tragica e romantica Tristano e Isotta, rivedendone anche in questo caso i temi salienti della premonizione, della nostalgia, dell’estasi, della separazione, della speranza, della morte e della trasfigurazione in chiave esclusivamente sinfonica. Una caratteristica particolarmente interessante del duetto Nachtgesang è costituita della scelta di affidare le parti dei due amanti al violino e al clarinetto. Questo movimento si chiude con un accordo sospeso, seguito da una impressionante pausa, che esprime la dolorosa consapevolezza che l’amore di Tristano e Isotta non è destinato a essere coronato felicemente. Il programma di questo disco comprende anche l’ouverture a Le fate (Die Feen), la prima grande opera – per quanto oggi quasi sconosciuta – composta da Wagner. Sotto il profilo stilistico, quest’opera basata su La donna serpente di Carlo Gozzi si riallaccia ai capolavori di Beethoven, Marschner e Weber, un fatto che peraltro Wagner non si preoccupò mai di nascondere. In ogni caso, in quest’opera sono presenti parecchi elementi resi famosi dalle successive opere del compositore tedesco, prime tra tutte Tannhäuser e Lohengrin. Wagner basò Das Liebesverbot (Il divieto d’amare) – di cui in questo disco viene presentata l’ouverture – sulla commedia shakespeariana Misura per misura. Molti addetti ai lavori consideranoDas Liebesverbot l’opera più mediterranea di Wagner, una caratteristica che appare evidente soprattutto nella scintillante vitalità dell’ouverture, la cui brillantezza viene ulteriormente sottolineata dalla presenza delle nacchere, del triangolo e del tamburello. Definita dall’autore «große komische Oper», quest’opera venne composta nel 1834 e due anni più tardi Wagner ne diresse la prima esecuzione assoluta a Magdeburgo. La prima rappresentazione richiamò un pubblico molto scarso e vide protagonista un celebre cantante dell’epoca che a un certo punto si dimenticò il testo e si trovò costretto a improvvisare. Questo primo clamoroso insuccesso venne seguito da una replica, che venne frettolosamente cancellata subito dopo l’apertura del sipario per via di un violento litigio tra il marito della prima donna e il tenore principale. Das Liebesverbot non venne mai più eseguito durante la vita di Wagner e ancora oggi costituisce una rarità degna di essere ascoltata.