WEINBERG: Sinfonia N.3 - Suite N.4

Esecutore: Gothenburg Symphony Orchestra, Svedlund

Autore: Weinberg

Numero dischi: 1

Barcode: 0095115508923

Chandos
SACD Ibrido
2011
CHANSA5089
2011-05-01
21,00 €
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Con questo disco la Gothenburg Symphony Orchestra e il suo direttore Thord Svedlund proseguono la loro integrale delle opere orchestrali di Mieczyslaw Weinberg, una serie che ha dato un contributo determinante alla rivalutazione del compositore polacco avvenuta nel corso degli ultimi anni. Recensendo il disco dedicato ai concerti di Weinberg (CHSA5064), il critico dell’International Record Review ha scritto: «Uno dei dischi più elettrizzanti che mi sia capitato di ascoltare da parecchio tempo […] Una registrazione di primaria importanza». Nato in Polonia in una famiglia ebraica, nel 1939 Weinberg abbandonò il suo paese per sfuggire all’invasione nazista e trascorse la maggior parte della sua carriera in Unione Sovietica, dove strinse una sincera amicizia con Dmitri Shostakovich, che si impegnò molto per far eseguire le sue opere. Weinberg scrisse la sua terza Sinfonia tra il 1949 e il 1950, poco dopo l’avvio della campagna antiformalista promossa da Andrei Zhdanov, che imponeva ai compositori sovietici di scrivere musica su misura per il popolo, vale a dire in uno stile facilmente comprensibile alle masse, preferibilmente basato su motivi popolari. Per ottemperare a questa disposizione, Weinberg scelse un canto popolare bielorusso (“Guarda che luna”) come secondo tema del primo movimento e un motivo polacco in forma di mazurka (“Matek è morto”) per il secondo movimento, trasformando quest’ultimo in modo da utilizzarlo come tema principale del Finale. In ogni caso, queste scelte non si rivelarono sufficienti ad assicurare l’esecuzione della sinfonia, in quanto la première – che era stata messa in cartellone a Mosca – venne rinviata per motivi mai del tutto chiariti. In seguito si diffuse la voce che durante le prove del concerto Weinberg aveva scoperto una serie di “errori” che lo avevano spinto a ritirare l’opera per sottoporla a una profonda revisione. Può darsi che questa sia stata solo una scusa per coprire le pressioni venute dall’alto per ritirare la sinfonia o può darsi che sia la pura e semplice verità. Quello che è sicuro è che dieci anni più tardi Weinberg rimaneggiò davvero la sua sinfonia, portando a termine la versione che venne eseguita per la prima volta nel 1960 nella Sala Grande del Conservatorio dall’Orchestra Sinfonica della Radiotelevisione dell’Unione Sovietica diretta da Alexander Gauk. Tra il 1954 e il 1955 Weinberg compose il balletto La chiave d’oro prendendo spunto da una famosa novella di Alexei Tolstoi, nella quale coesistono alcuni elementi della storia di Pinocchio e altri di Petrushka. Questo balletto consente di fare un viaggio negli stili dei grandi compositori russi del XIX secolo, spaziando dai valzer di Ciaikovsky, alle opere per complesso di ottoni di Rimsky-Korsakov e – soprattutto nella parte degli ottoni e nei ritmi di danza – qualche flash del Petrushka di Stravinsky, a cui si aggiungono meravigliosi brani lenti che ricordano l’ouverture fantasia Romeo e Giulietta di Prokofiev.

Tracklist

Mieczyslaw Weinberg (1919-1996)
Sinfonia n. 3 in si minore op. 45
Suite n. 4 da La chiave doro op. 55d

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