Rubbra: Opere Sacre

Il personalissimo stile di Edmund Rubbra è assolutamente inconfondibile e la sua spiccata propensione per la scrittura contrappuntistica e tonale e il suo brillante modo di trattare la melodia contribuiscono a renderlo una degli esponenti di spicco del panorama musicale non solo inglese del XX secolo. Per quanto siano molto impegnative sia sotto il profilo armonico sia sotto l’aspetto vocale, le sue opere migliori sono caratterizzate da una profonda originalità e da una forte intensità emozionale, che in alcuni casi assume connotati mistici e in altri un’aura decisamente drammatica. Sebbene oggi sia conosciuto soprattutto per la sua produzione orchestrale, Rubbra frequentò con profitto il repertorio corale per tutto il corso della sua carriera, un genere che finì per rivestire un’importanza decisiva per un compositore come lui, in possesso di forti convinzioni spirituali. In questo splendido nuovo disco i Sixteen diretti da Harry Christophers ci portano alla scoperta di questa poco nota produzione corale, eseguendo gli straordinari Tenebrae Nocturns e la Missa Cantuariensis, una spettacolare opera basata su una favolosa scrittura per doppio coro. Questo disco propone anche la prima registrazione mondiale dei Responses tratti dalla Missa Cantuariensis.