
NORAH JONES: Feels Like Home
UHQCD (Ultimate High Quality Cd) Non disponibile
Vai al prodottoEsecutore: Paul Robeson,voce; Alan Booth, piano
Autore: Paul Robeson
Numero dischi: 1
Barcode: 5060149622339
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Quando nel maggio del 1958 fece il suo esordio sul prestigioso palcoscenico della Carnegie Hall, Paul Robeson poteva già vantare al suo attivo ben undici anni di concerti in ogni angolo degli Stati Uniti. Messo all’indice dall’industria dello spettacolo americana e con il Dipartimento di Stato che si rifiutò di rilasciargli il passaporto, Robeson cadde nell’oblio sia come cantante sia come attore dopo otto anni di successi sempre maggiori. Il concerto live tenuto alla Carnegie Hall nel maggio del 1958 e proposto in questo splendido disco segnò il suo ritorno sulla ribalta. I brani contenuti in questo disco sono anche le uniche registrazioni stereofoniche del grande basso americano – come facilmente prevedibile, della loro realizzazione si occupò la Vanguard Records, la casa discografica con sede a New York che pubblicava anche gli album dei Weavers, anche loro vittime del maccartismo che in quegli anni dilagava in tutti gli Stati Uniti. In tutti i brani in programma Robeson sfoggia la sua leggendaria vocalità in tutto il suo potente splendore, presentando un repertorio quanto mai vasto, che abbraccia tra gli altri Bach, Mussorgsky, Schubert, Dvorák, Beethoven, i gospel tradizionali, alcuni canti popolari russi e cinesi, l’immancabile “Ol’ Man River” dal musical Show Boat e addirittura monologhi da drammi di Shakespeare e dall’opera Boris Godunov. Accompagnato dal pianista Alan Booth ripercorre in questo disco gran parte della sua carriera artistica. A dispetto del decennio di lontananza dai palcoscenici che gli era stata imposta, il sessantenne cantante dimostra di possedere ancora tutte le sue ragguardevoli risorse vocali e il suo istinto drammatico, un fatto che gli permette di valorizzare al massimo grado ogni istante delle sue interpretazioni e di esprimere in ogni singola battuta e nuance una incontenibile energia e una prorompente personalità artistica. Purtroppo, questi brani fissati su disco dalla Vanguard Records costituiscono le uniche testimonianze sonore di Robeson realizzate con un moderno impianto stereofonico – a causa della lista di proscrizione, tutte le altre vennero effettuate prima dell’avvento delle nuove tecniche di registrazione e dell’LP. Nonostante tutto, le interpretazioni presentate su questo album e quelle del disco della Vanguard The Essential Paul Robeson ci permettono di apprezzare l’arte sublime di un cantante che era ancora in grado di commuovere platee oceaniche con una voce di scultorea grandezza. Inoltre, anche a 60 anni suonati, Robeson non aveva perso la capacità di spaziare in un repertorio vasto e irto di difficoltà; anche dopo dieci anni di lontananza dalle sale da concerto le sue interpretazioni erano ancora in grado di offrire al pubblico esperienze molto istruttive e una grande consapevolezza, un fatto che potrebbe spiegare perché gli americani più reazionari continuavano a temerlo. Questo disco dimostra che a distanza di oltre mezzo secolo da quel memorabile concerto l’arte e Robeson continua a essere estremamente attuale.
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