QUEEN: Queen II

Esecutore: Queen

Autore: Queen

Numero dischi: 1

Barcode: 4988005798398

Fuori catalogo dal: 01/09/2019

Universal Japan
CD
Pop/Rock
2015
UICY40040
2015-04-01
45,00 €
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Nel corso della loro carriera, i Queen realizzarono 18 album e 18 singoli, che nel loro insieme vendettero oltre 300 milioni di copie in ogni parte del mondo. Questo straordinario successo di critica e di pubblico si tradusse in una serie di riconoscimenti di grande prestigio, tra cui l’inserimento nella Rock and Roll Hall of Fame (2001), nella Songwriters Hall of Fame (2003) e nella U.K. Rock and Roll Hall of Fame (2004) e al conferimento di una delle ambitissime stelle nella Hollywood Walk of Fame (ottobre 2002). «Queen II – il primo dei due dischi che i Queen realizzarono nel 1974 – segnò un piccolo ma importante punto di svolta nella carriera della band inglese. Una parte di questo successo va attribuito alla decisione di portare avanti con sempre maggiore convinzione le sperimentazioni discografiche avviate con gli album precedenti, un fatto che si nota soprattutto nelle elaborate sovraincisioni di voci e chitarre che sarebbero diventare in seguito uno degli elementi distintivi della band inglese. Il chitarrista Brian May compose la maggior parte della musica per il “Side White” dell’album, tra cui l’imponente (per quanto modesto, se rapportato con gli standard dei Queen) introduzione di chitarra di “Procession”, che porta direttamente nell’ancora più impressionante aspirante inno rock “Father to Son”. Con un approccio che ricorda i canti trascinanti delle band hippy con una nebulosa prefigurazione del proto metal dell’inizio degli anni Settanta, questo disco rappresenta un altro valido esempio del desiderio dei Queen di tentare di unire mondi musicali apparentemente inconciliabili, anche se va detto che il risultato finale fu fin troppo tronfio e borioso. Il “Side Black” presenta invece “Master-Stroke”di Freddie Mercury, prima prova dell’uovo Fabergé che sarebbe diventato in seguito il simbolo della straordinaria carriera discografica dei Queen. “Ogre Battle” – un brano live sopravvissuto del primo disco dei Queen – si apre con una lunga e dolorosa discesa in stridule armonie vocali, con il supporto di scatenate chitarre e di una vigorosa batteria in secondo piano. La linea vocale precipita poi in “The Fairy Feller’s Master-Stroke”, un brano dai toni molto rigidi che si inserisce nel solco del rock da music hall che i Queen avrebbero portato a perfezione nell’album successivo con “Killer Queen” e che si sarebbe probabilmente aggiudicato più di qualche premio come canzone da titolo più in linea con lo stile della band inglese. “Nevermore” è una ballata per voce e pianoforte che costituisce l’introduzione ideale per il brano più emblematico di questo disco (nonché precursore diretto della celebre “Bohemian Rhapsody”) “The March of the Black Queen”. Questo fatto ovviamente non sfuggì al pubblico degli appassionati dei Queen. Questo disco ottenne un grande successo in Inghilterra con il rifacimento del vigoroso galop “Seven Seas of Rhye”. Sorprendente, eccessivo e molto grintoso, Queen II è uno dei titoli più amati dalle schiere di fan della band inglese e con ogni probabilità uno dei loro titoli più sottovalutati» (Pitchfork).

Tracklist

Procession
Father To Son
White Queen (As It Began)
Some Day One Day
The Loser In The End
Ogre Battle
The Fairy Feller\'s Master-Stroke
Nevermore
The March Of The Black Queen
Funny How Love Is
Seven Seas Of Rhye

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