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ERIC CLAPTON: Slowhand (SHM - CD)

Esecutore: Eric Clapton, voce, chitarra; Carl Radle, basso; George Terry, chitarra; Jamie Oldaker, batteria, percussioni; Dick Sims, tastiera; Mel Collins, sassofono; Marcy Levy, cori in The Core e Lay Down Sally

Autore: Eric Clapton

Numero dischi: 1

Barcode: 0602488517423

Universal Japan
CD
Pop/Rock
2025
UICY80569
2025-06-27
25,00 €
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L’SHM-CD (Super High Material CD) - compatibile con tutti i lettori CD -  è la versione più moderna e sofisticata del CD che sfrutta materiali e tecnologie sviluppati per migliorare la risoluzione audio. Questi dischi sono realizzati con un tipo di policarbonato creato per i display a cristalli liquidi, che consente di ottenere una altissima trasparenza sonora e permette ai lettori di leggere il segnale in una maniera estremamente fedele. Questo supporto presenta anche una straordinaria fluidità, che si traduce in un maggiore realismo sonoro. Questo formato è stato creato in Giappone dalla Universal Music Japan in collaborazione con JVC. Tale tecnologia può essere utilizzata per produrre anche i SHM-SACD.

Nota bene: tutti i titoli sono stati progettati da Universal Music come oggetti da collezione in edizione limitata per il mercato giapponese.



Pubblicato nel 1977, Slowhand è il quinto album da solista registrato in studio dal grande musicista rock-blues britannico Eric Clapton, nonché il suo disco di maggior successo, che deve il suo titolo al soprannome di Eric Clapton, “Slowhand”, ovvero “mano lenta”, da alcuni erroneamente attribuito al suo modo di suonare la chitarra ma in realtà riferito alla sua esasperante lentezza nel cambiare le corde della chitarra. Questo album è stato inserito nel 2003 al 325° posto nella classifica dei 500 migliori album elaborata dall’autorevole rivista Rolling Stone.

Il programma, composto da nove brani (di cui cinque firmati dallo stesso Clapton), inizia con la cover “Cocaine” composta da J.J. Cale; questo brano, basato su un riff di chitarra ottimamente impreziosito da sovraincisioni, presenta due assoli: uno centrale dopo la prima sequenza strofa-ritornello, l’altro finale in sfumando. Segue la ballata “Wonderful Tonight”, dedicata alla compagna dell’epoca Pattie Boyd, basato su una sequenza di note che prima discende con estrema lentezza, per poi risalire rapidamente, trovando la sua risoluzione sulla nota iniziale, con la voce di Clapton dolcemente sussurrata e rinforzata nel ritornello da una corista. Il pezzo country-rock “Lay Down Sally” si basa su un trascinante riff che si ripete sia sulla strofa sia (con una leggera variante) sul ritornello, ed è inframezzato da un assolo. Nel quarto pezzo “Next Time You See Her” è presente l’organetto che contribuisce insieme agli interventi chitarristici di Clapton ad accentuare l’aria spigliata del brano. Segue la dolce ballata “We’re All the Way” (originariamente scritta da Don Williams) e, come per contrasto, l'energica cavalcata di “The Core”, cantata in duetto con Marcy Levy e che si chiude con un duetto tra chitarra e sassofono. I due brani seguenti, “May You Never” e “Mean Old Frisco”, sono due ordinarie cover, originariamente composte da John Martyn e Arthur Crudup. A chiudere c'è poi il pezzo strumentale “Peaches and Diesel”, in cui figura pure una ripresa del tema “sospeso” di “Wonderful Tonight”.

Eric Clapton, voce e chitarra; Carl Radle, basso; George Terry, chitarra; Jamie Oldaker, batteria e percussioni; Dick Sims, tastiera; Mel Collins, sassofono; Marcy Levy, voce in The Core e Lay Down Sally

Cocaine

Wonderful Tonight

Lay Down Sally

Next Time You See Her

We’re All the Way

The Core

May You Never

Mean Old Frisco

Peaches and Diesel

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