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Esecutore: Wishbone Ash
Autore: Wishbone Ash
Numero dischi: 2
Barcode: 0753088017476
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Doppio LP da 180 grammi a 45 giri
La celebre Argus dei Wishbone Ash
Rimasterizzazione effettuata a partire dai nastri analogici originali da Sean Magee presso gli Abbey Road Studios
Stampa effettuata presso la Quality Record Pressings
Lussuosa copertina gatefold tip-on vecchio stile a doppia tasca realizzata dalla Stoughton Printing
Un programma che comprende brani famosissimi come “Blowin’ Free”, “The King Will Come”, “Time Was”, “Warrior e altri
«Il magnifico trattamento riservato (dalla Analogue Productions) all’inconfondibile arte di Hipgnosis sulla copertina tip-on vecchio stile mi ha messo di ottimo umore […] “Time was” ha ricevuto tutte le attenzioni che merita il pezzo forte di questo album […] Nel bene e nel male, la rimasterizzazione di Sean Magee rivela anche i più piccoli dettagli di questo album [...] Sono lieto di segnalare che in questa riedizione di Argus non c’è la minima traccia di rumore di fondo, una caratteristica peraltro del tutto normale per i dischi stampati presso la Quality Record Pressings [...] La dinamica è presente negli strumenti; agile, senza essere troppo pulita. L’hi-hat è così delicato all’inizio di “Blowin’ Free”, come se fosse stato sussurrato nel disco» (Qualità artistica: 7/11; Qualità sonora: 10/11; Abigail Devoe, TrackingAngle.com).
I Wishbone Ash regnarono incontrastati per tutti gli anni Settanta, grazie a un’ispirazione spontanea e sempre brillante, a uno spirito intriso di una gioia contagiosa e a brani estremamente fantasiosi. I loro concerti live sapevano ogni volta galvanizzare il pubblico e i loro dischi erano semplicemente sublimi. In questo quadro, Argus continua a essere considerato uno dei vertici assoluti del fantastico repertorio della rock band inglese.
Registrato nel 1972, un anno che per i Wishbone Ash si rivelò molto intenso, Argus è un capolavoro hard rock che negli anni successivi avrebbe avuto un profondo impatto sulle rock band emergenti. Se anche non avete mai avuto modo di ascoltare Argus, senza dubbio vi sarà capitato di ascoltare qualche album che vi trasse ispirazione. Infatti, il caratteristico sound armonico delle chitarre del quartetto inglese divenne un modello pressoché ineludibile per molte altre band, come i Thin Lizzy, gli Iron Maiden, gli Opeth e i Lynyrd Skynyrd, che in diverse occasioni riconobbero di aver preso a modello gli Ash e brani come “The Boys Are Back in Town” dei Thin Lizzy, “The Trooper” degli Iron Maiden e persino “Reeling in the Years” degli Steely Dan rivelano passaggi che vedono protagoniste due chitarre in simbiosi che richiamano infallibilmente alla mente i brani di Argus.
In ogni caso, i Wishbone Ash seppe crearsi una propria identità originale e ben definita fin dai loro primi esordi. Sotto il profilo squisitamente stilistico, non furono mai una band hard rock in senso stretto, in quanto le loro sonore armonie vocali e le loro ardite architetture musicali li ponevano più che altro nei campo del rock progressivo. Tuttavia, sarebbe anche sbagliato credere che fossero una band prog, come dimostra il fatto che il loro organico non comprendeva tastiere, il loro stile non era influenzato per nulla da elementi classici e non scrisse mai suites di lunga durata. In realtà, le loro radici affondavano nel fertile campo del blues e la loro carta vincente era costituita da due chitarre che suonavano in armonia – nella formazione originaria i due chitarristi erano Ted Turner e Andy Powell. Anche nei brani dai toni più rockeggianti – come “Blowin’ Free”, il singolo di gran lunga più famoso di Argus – gli Ash sapevano evocare qualche tocco etereo. In altre parole, la loro band era perfettamente in grado di esaltare con il loro rock i grandi pubblici degli stadi, ma senza mai perdere la loro grazia e la loro leggerezza.
Questo concetto viene rappresentato alla perfezione dalla classica copertina dell’album realizzata da Hipgnosis, designer strettamente associati al genere prog: la copertina frontale mostra una sentinella greca, il celebre “argus” del titolo, che fissa lo sguardo in lontananza. Si tratta di un’immagine mitica, che ricorda il mondo antico, finché non si osserva attentamente la copertina posteriore e si nota che la sentinella sta annunciando l’arrivo (o forse osservando la partenza) di un’astronave. Due mondi che si scontrano. Esattamente ciò che rappresentavano la band e l’album.
All’epoca di Argus, i Wishbone Ash avevano già raggiunto lo status di star in Inghilterra e di eroi cult tra gli anglofili degli Stati Uniti. Quello che però contribuì a rendere Argus un passo avanti fu il suo flusso di stati d’animo. I brani non si susseguono in modo lineare, ma c’è un filo conduttore emotivo che collega l’inizio cupo dell’album al suo finale eroico.
All’epoca la band sosteneva che i testi fossero una sorta di ripensamento, ma poco dopo l’uscita dell’album, il principale autore dei testi Martin Turner dichiarò alla rivista NME di averli scritti soprattutto per adattarsi all'atmosfera della musica: «La musica che ne veniva fuori era molto inglese, e in particolare molto medievale, e i testi dovevano riflettere questo aspetto». Powell aggiunse all’epoca: «L’espressività emerge dalle chitarre. Non la suoneremmo se non esprimesse qualcosa».
Ora, la Analogue Productions ha applicato tutta la sua rinomata maestria e competenza tecnica per far risplendere questo epico album! I due LP da 180 grammi a 45 giri dalle superfici silenziosissime stampati presso la Quality Record Pressings fanno risplendere l’immagine sonora di questo celebre album. I sentimenti lirici più tranquilli e i passaggi musicali più morbidi sono resi con precisione, mentre i riff maestosi e gli inni da cantare a squarciagola rivelano tutta l’energia della musica!
Argus non è solo un altro disco rock, ma un viaggio attraverso un paesaggio sonoro ricco di profondità, emozione e abilità tecnica. È l’album che ha consolidato i Wishbone Ash come maestri dell’armonia delle chitarre gemelle. Gli audiofili più esigenti troveranno in Argus un’addizione essenziale alla loro collezione di dischi. È un capolavoro di ingegneria del suono che cattura appieno l’intricato interplay delle chitarre gemelle con una chiarezza cristallina e un calore che solo le registrazioni analogiche possono fornire.
Wishbone Ash
Lato A
Time Was
Lato B
Sometime World
Blowin’ Free
Lato C
The King Will Come
Leaf And Stream
Lato D
Warrior
Throw Down The Sword
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