BRESCIANELLO: Tisbe

Alla fine del 1718 alla corte del duca Eberhard Ludwig IV di Württemberg vennero iniziati i preparativi in vista della rappresentazione di un’opera nuova. Il duca aveva infatti stabilito che per chiudere degnamente la stagione di Carnevale 1718-19 il compositore di corte Giuseppe Antonio Brescianello scrivesse un’opera nuova. La vicenda di Tisbe è basata sul celebre mito di Piramo e Tisbe, una fonte a cui oltre un secolo prima aveva attinto anche William Shakespeare per il suo Romeo e Giulietta. Dal momento che nel corso del XVII secolo le produzioni operistiche erano considerate uno dei termometri più affidabili per valutare il lusso e lo splendore di una corte signorile, il duca decise di far mettere in scena un’opera spettacolare, dallo stile molto vicino a quello dei capolavori coevi di Antonio Vivaldi, Alessandro Scarlatti e Georg Friedrich Händel, che richiese la partecipazione di uno dei castrati di maggior talento dell’epoca per eseguire i drammatici passaggi di coloratura e i lamenti più commoventi. I componenti dell’ensemble di strumenti originali Gusto Barocco hanno riscoperto l’opera Tisbe di Brescianello nei polverosi scaffali della Biblioteca di Stato del Württemberg e ne hanno sottoposto il manoscritto ad accurati studi musicologici con lo scopo di poterla riproporre al pubblico dei giorni nostri. Sotto l’aspetto stilistico, quest’opera rappresenta uno dei vertici più alti raggiunti dal panorama musicale di Stoccarda nella prima metà del XVIII secolo. Recensendo la prima esecuzione moderna tenutasi in forma di concerto nel 2012, il critico dell’autorevole rivista Opernwelt ha scritto: «Jörg Halubek e il suo ensemble Gusto Barocco hanno dimostrato di possedere uno stile esecutivo vibrante e molto coinvolgente […] che li fanno rientrare di diritto tra le formazioni di strumenti originali migliori di tutta la Germania».