SCARLATTI A.: Davidis pugna et victoria

Tra il XVII e il XVIII secolo la proibizione papale di mettere in scena opere di argomento profano durante la Quaresima spinse molti compositori attivi nella Città Eterna a volgere la loro attenzione su temi biblici. In ogni caso, a giudicare dalla straordinaria inventiva degli oratori che venivano eseguiti in quegli anni, non si può certo affermare che i musicisti e i librettisti si ponessero troppe limitazioni. Questo splendido oratorio di Alessandro Scarlatti proposto dalla Hyperion in prima registrazione mondiale ripercorre gli episodi salienti della drammatica storia di Davide e di Golia. Se la Bibbia dedica a questo evento solo poche righe, lanonimo librettista del Davidis pugna et victoria sviluppò la narrazione in un testo poetico di ampio respiro, conferendo a ogni protagonista una fisionomia molto ben definita. La musica con cui Scarlatti rivestì questo libretto costituisce la prova più evidente del suo grande talento per la caratterizzazione degli affetti, fornendo un appassionante commento musicale alla narrazione. Questo splendido oratorio viene esaltato al massimo dallelettrizzante dinamismo e dalla straordinaria espressività dellAcademia Montis Regalis diretta con polso e molto buon gusto da un ispirato Alessandro de Marchi.

LACADEMIA MONTIS REGALIS SU HYPERION:

GEORG FRIEDRICH HÄNDEL
IL TRIONFO DEL TEMPO E DEL DISINGANNO
Solisti, Academia Montis Regalis, Alessandro de Marchi, direttore
CDA67681/2 (2 CD alto prezzo)
«Il primo oratorio di Händel [] è anche il più attraente. Il Trionfo del Tempo e del Disinganno [] è pervaso da una vitalità giovanile e da uno sbrigliato virtuosismo che trova piena espressione in unallegoria sacra e morale nella quale si possono notare alcuni sottili elementi di psicologia ante litteram [] Alessandro de Marchi infonde alleccellente Academia Montis Regalis e a un validissimo cast di cantanti un mix perfettamente equilibrato di dinamismo barocco e di eterea bellezza» (The Observer) «In questo oratorio Händel sfoggia una straordinaria invenzione melodica [] con il suo timbro puro e traslucido e la sua capacità di esprimere anche le più piccole nuances del testo, Roberta Invernizzi tratteggia con magistrale eloquenza il passaggio della Bellezza dalla gaia spensieratezza iniziale allaustera semplicità della sua preghiera finale» (The Daily Telegraph) «Il primo elettrizzante oratorio di Händel [] con la sua partitura animata e la deliziosa umanità con cui si accosta alle elucubrazioni filosofiche [] viene eseguito in maniera veramente convincente e con una scelta di tempo sempre impeccabile. In molti passaggi il personaggio della Bellezza interpretato dalla meravigliosa voce di Roberta Invernizzi si rivela il protagonista indiscutibile, eseguendo con assoluta maestria le sue numerose splendide arie» (The Times) «Unopera esuberante e ricca di inventiva [] Lirresistibile voce della Invernizzi si dimostra perfettamente in grado di affrontare gli innumerevoli passaggi virtuosistici che costellano la sua parte, rivelando anche un tono delicatamente dimesso quando deve respingere le pressanti profferte del Piacere di Aldrich [] La Invernizzi costituisce la punta di diamante del quartetto di solisti, che comprende personaggi dai tratti molto variegati, che ricordano sotto molti aspetti linarrivabile talento teatrale di Mozart. Lornamentazione e gli spunti improvvisativi sono molto sempre eleganti e laccompagnamento orchestrale perfettamente allaltezza della situazione [] Nel complesso, si tratta di unedizione veramente apprezzabile» (BBC Music Magazine).