

Esecutore: S.Rogers,tromba,arrangiamenti e direz.
Autore: Shorty Rogers
Numero dischi: 1
Barcode: 4260019714121
Fuori catalogo dal: 01/11/2014
DISPONIBILE Settembre 2013
Shorty Rogers trasse la maggior parte dei brani di questo album dal musical Il mago di Oz, che negli anni Cinquanta gli americani poterono vedere sia al cinema sia nei teatri di Broadway. Si trattava, quindi, di brani molto famosi, tuttavia inserirvi improvvisazioni jazz e realizzarne gli arrangiamenti si rivelarono imprese tutt’altro che facili. Per ottenere il risultato migliore possibile ci si rese immediatamente conto che era necessario rivolgersi a Shorty Rogers, un artista brillante e di grande talento, che si accostò a questo lavoro molto impegnativo con in mano la bacchetta da direttore. Grazie alla loro meravigliosa semplicità, alla loro immediatezza e alla loro leggerezza emozionale, i sei brani contenuti nel lato A – tutti cantati e interpretati magistralmente sia nel film sia nel musical da Judy Garland e diventati nel giro di pochissimo tempo famosi in ogni parte del mondo – offrirono a tutti i solisti dell’orchestra di Rogers la possibilità di esibirsi in improvvisazioni molto elaborate. Tra tutti meritano una menzione particolare “Ding Dong!” e la celeberrima “Over the Rainbow”, con il delizioso concerto per pianoforte in miniatura che vede assoluto protagonista Pete Jolly. I cinque brani del lato B godono tutti di una meritata fama tra gli appassionati di jazz, anche per il fatto che Harold Arlen continuò ad arricchire per molti anni con le sue straordinarie melodie il Great American Songbook. Per la verità “Blues in the Night” non è “nera” quanto sarebbe lecito attendersi, tuttavia non bisogna dimenticare che la formazione diretta da Shorty Rogers era composta da musicisti bianchi della West Coast e non da strumentisti neri di Harlem. Per il resto, tutti i brani di questo album sono pervasi da quell’incedere agile ed elegante che piaceva tanto al pubblico che si crogiolava sotto il caldo sole californiano negli anni Cinquanta e Sessanta. Entrambi i lati di questo disco dimostrano al di là di ogni ragionevole dubbio che Shorty Rogers e i suoi Giganti conoscevano alla perfezione i segreti dello swing. E chi ha mai detto che questa musica non deve essere gradevole e divertente?
Shorty Rogers, arrangiatore, direttore e tromba
Jimmy Giuffre, sax tenore e clarinetto
Herb Geller, sax tenore
Bud Shank, sax contralto e sax tenore
Bob Enevoldsen, trombone
Pete Jolly, pianoforte
Barney Keseel, chitarra
Larry Bunker, vibrafono
Joe Mondragon, contrabbasso
Mel Lewis, batteria