ED KELLY & FRIEND

Esecutore: Ed Kelly, piano; Pharoah Sanders, sax tenore e soprano; Peter Barshay,contrabbasso; Eddie marshall, batteria

Autore: N/A

Numero dischi: 1

Barcode: 5060149623190

Pure Pleasure
LP
Jazz
2021
PPTR106
2021-02-01
37,00 €
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LP da 180 grammi

Rimasterizzazione effettuata da Ray Staff presso l’Air Mastering di Lyndhurst Hall, Londra

«Nel 1978 Pharoah Sanders entrò in uno studio di registrazione con il pianista Ed Kelly, che in quegli anni era una delle figure più emblematiche del panorama jazzistico di San Francisco e di Oakland. I due artisti registrarono sei brani, che spaziavano da cover di celebri standard, al soul e a due gemme di sfolgorante bellezza. In un primo tempo l’album venne intitolato Ed Kelly and Friend, perché in quel periodo Pharoah era sotto contratto con l’etichetta Arista Records. In effetti, la copertina dell’album mostra Kelly impegnato a suonare accanto al cappello, alle scarpe e al sax tenore Selmer di Pharoah. “Rainbow Song” di Ed Kelly apre il disco con uno stile molto lontano rispetto a quanto Pharoah aveva fatto ascoltare nei suoi dischi pubblicati dalla Impulse (anche se quando aveva iniziato a registrare per la Arista il sassofonista aveva manifestato una svolta verso toni più drammatici). Sotto il profilo stilistico, ci troviamo molto vicini allo stile di Grover Washington Junior, con l’aggiunta di un morbido sottofondo di archi. Ovviamente la qualità sonora è eccellente e di grande impatto come sempre. Con i brani radiofonici fuori gioco, si aprirono nuove prospettive, rappresentate nel modo migliore da “Newborn”, un brano scritto da Sanders, pervaso da una incontenibile intensità emotiva. Negli assolo di questa bellissima pagina Pharoah sfodera tutta l’energia del suo sax tenore come non aveva mai fatto, utilizzando fino in fondo tutta l’estensione del suo strumento e spingendosi più volte in territori mai esplorati dal 99% dei sassofonisti. La bellissima “You Send Me” di Sam Cooke viene eseguita con attenzione e grande rispetto, con Pharoah che ne offre un’interpretazione intensa e di profonda sensibilità, concludendo con una serie di spunti straordinari, che ritroveremo in seguito nei suoi ultimi album. Da parte sua, Kelly accompagna alla perfezione Sanders, prima di ritagliarsi il suo spazio per un assolo al tempo stesso scintillante e intimo, che consente a tutti di farsi un’idea molto chiara di quello che questo pianista considerava passaggi di agilità della mano destra. “Answer Me My Love” è una ballata scritta all’inizio degli anni Cinquanta, dietro la quale si cela una storia molto affascinante. Dopo essere stata presentata in Inghilterra poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, di questa bella canzone vennero realizzate diverse cover, che suscitarono tali controversie da spingere la BBC a metterla al bando dalle sue trasmissioni. In seguito molti si chiesero cosa aveva spinto i vertici dell’ente radiofonico inglese a cancellare questa canzone dai programmi dedicati alla musica leggera e a trattarla alla stessa stregua di brani incentrati su tematiche all’epoca molto spinose come “Anarchy for the U.K.”, “Wet Dream” e “Give Ireland Back to the Irish”. Oggi si può dire che la ragione che determinò questa misura draconiana fu semplicemente il fatto che la versione originale di questa canzone era intitolata “Answer Me, My Lord”. Infatti, in quel periodo molti ritenevano che un appello diretto a Dio fosse un atto blasfemo, soprattutto se riferito a situazioni personali o legate a temi non religiosi. Ulteriori ricerche dimostrano che Nat King Cole registrò la versione più famosa di questa canzone e che Bob Dylan la eseguiva regolarmente nei suoi concerti dal vivo degli anni Novanta, durante la sua fase più aperta al cristianesimo. In ogni caso, si tratta indiscutibilmente di una grande canzone. Nel corso della sua carriera Pharoah incise almeno tre versioni in studio dello straordinario inno “You’ve Got to Have Freedom”, ma quella contenuta in questo album è la prima registrazione di cui sono a conoscenza. Si tratta anche della reinterpretazione più sobria di questo tema, sebbene i brillanti assoli di Pharoah consentano di apprezzare tutto il vigore e l’energia che sapeva sprigionare in tutta l’estensione del suo strumento. In questo brano c’è molto spazio anche per il pianoforte di Kelly, che offre anche un elegante accompagnamento per l’approccio innovativo di Sanders» (www.downwithit.com).

Ed Kelly, pianoforte

Pharoah Sanders, sax tenore e soprano

Peter Barshay, contrabbasso

Eddie Marshall, batteria

Lato A

Pippin

Answer Me My Love

You’ve Got To Have Freedom

Sweet Georgia Brown

           

Lato B

Rainbow Song

Newborn

You Send Me

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