ERROLL GARNER: The Unreleased Berlin Studio Recording 1967 (Edizione Limitata numerata)

Esecutore: Erroll Garner, piano; Jose Mangual, Bongas; Ike Isaacs, contrabbasso; Jimmie Smith, batteria

Autore: Erroll Garner

Numero dischi: 1

Barcode: 3770020964060

The Lost Recordings
Lp 45 Giri
Jazz
2023
TLRE2304048LP
2023-09-01
70,00 €
Tasse incluse
Quantità
 

Spedizione gratuita per ordini superiori a 95 €

 

Dischi al sicuro grazie ai nostri imballaggi

 

Spedizione in 1 giorno lavorativo

Erroll Garner seppe conquistarsi il rispetto e l’ammirazione sia dei suoi colleghi musicisti – che nella maggior parte dei casi lo consideravano uno dei geni più puri e spontanei della storia del jazz – sia del pubblico, che lo riteneva con Duke Ellington, Count Basie ed Ella Fitzgerald tra i protagonisti più ispirati dell’epoca d’oro del jazz, grazie a un talento che sapeva trasformare le sofferenze e le amare umiliazioni patite dai membri della comunità afroamericana dell’epoca in ritmi molto fantasiosi e in una continua esplosione di gioia e di vitalità anziché in rabbia e risentimento. A 45 anni di distanza dalla sua scomparsa, Garner e il suo scintillante stile, che aveva segnato una svolta radicale nelle tendenze più in voga ai suoi tempi, continuano a rimanere un enigma di difficile decifrazione nella storia della musica pop del XX secolo. Garner seppe elaborare uno stile talmente originale, che oggi non è possibile sottovalutare l’influenza che ebbe sul jazz della sua epoca.

Garner nacque nel 1921 a Pittsburgh, in Pennsylvania, città dove videro la luce parecchi pianisti di prima grandezza, tra cui Earl Hines, Ahmad Jamal e Billy Strayhorn, ognuno dei quali esercitò una profonda influenza sulle tendenze estetiche prese dal jazz classico. Completamente autodidatta e in possesso di un orecchio infallibile, Garner creò uno stile estremamente peculiare fin da giovanissimo, elaborando una geniale sintesi tra alcuni tratti stilistici dei grandi maestri dello stride piano (James P. Johnson e Fats Waller) e gli elementi più caratteristici dello swing (Earl Hines e Art Tatum). Eppure, Garner rimase così in sintonia con l’evoluzione del jazz che nel 1947, appena stabilitosi a New York, il re del bebop, Charlie Parker, lo invitò personalmente a partecipare a una session entrata giustamente nella leggenda. Influenzato dalla tradizione delle big band swing e dalle improvvisazione basate per la maggior parte sulla melodia, Garner amava usare la tastiera come se fosse un’orchestra e mantenne sempre le distanze dai toni iperintellettuali e dal formalismo tipici del bop. Concentrandosi soprattutto sulla sua musica, Garner preferì sempre mantenersi ai margini delle turbolente innovazioni che subì la musica dei suoi tempi, affinando la sua atipica ma duratura arte del trio, che culminò con il trionfo di portata mondiale del suo album live Concert by the Sea, pubblicato nel 1955.

Poche settimane prima che venisse inciso questo album dai contenuti molto innovativi, Garner si recò in uno studio di incisione di Berlino con il suo gruppo di recente formazione, che comprendeva il contrabbassista Ike Isaaks, il batterista Jimmy Smith e José Mangual ai bonghi, per prendere parte a una breve ma ispirata sessione di registrazione, che per ragioni francamente difficili da spiegare è rimasta inedita fino ai giorni nostri. In un’atmosfera piacevolmente rilassata la band di Garner eseguì un repertorio al tempo stesso sorprendente e familiare, comprendente sia celebri standard (“Autumn Leaves”, “The Shadow of Your Smile”, “Blue Moon” e “These Foolish Things”) e due brani originali, tra cui uno dei suoi pezzi preferiti, “Misty”. Il pianista viene accompagnato meravigliosamente da una sezione ritmica elegante, effervescente e dai toni quasi minimalisti, esprimendo la quintessenza della sua poesia con una semplicità quasi disarmante.

Con la sua impareggiabile spontaneità, caratteristica che costituiva una delle sue doti più apprezzate, Garner sfoggia il suo stile fluido e leggero, ma ricco di motivo, fraseggi sorprendenti e digressioni di grande piacevolezza. Questo approccio gli permetteva di reinventare la musica battuta dopo battuta, con una naturalezza che pochissimi hanno saputo eguagliare. Le melodie sono sempre incantevoli, i ritmi brillanti e vivaci, mentre dal pianoforte uscivano a getto continuo ornamentazioni di barocca complessità. Oggi non esiste una musica che possa essere paragonata a quella di Garner, pervasa da una contagiosa joie de vivre e da una esuberanza, che spesso si manifestano con una modestia e una raffinatezza davvero eccessive.

Questi nastri, salvati dall’oblio per consolidare ulteriormente la fama immortale del sublime talento di Garner, costituiscono una indispensabile addizione alla collezione di tutti gli estimatori del jazz degni di questo nome.

Erroll Garner, pianoforte; José Mangual, congas; Ike Isaacs, contrabbasso; Jimmie Smith, batteria

Lato A

Autumn Leaves

These Foolish Things

The Shadow of Your Smile

Lato B

Like It Is

Misty

Blue Moon

Thanks for the Memory

16 altri prodotti nella stessa categoria:

I clienti che hanno acquistato questo prodotto hanno comprato anche:

arrow_upward