JEFFERSON AIRPLANE: Volunteers
Esecutore: Jefferson Airplane
Autore: Jefferson Airplane
Numero dischi: 2
Barcode: 0821797245715
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L'aereoplano Jefferson iniziò il proprio volo nel 1965. A bordo del proprio equipaggio aveva un manipolo di giovani provenienti dalle più disparate esperienze musicali; Marty Balin voce solista, Paul Kantner, voce e chitarrista folk, Jorma Kaukonen, chitarra solista con radici blues, Jack Casady al basso, anch'egli con esperienze nel blues e dintorni jazzistici, Signe Toly Anderson, voce femminile solista, e Spencer Dryden alla batteria. Iniziarono a solcare il cielo con "Takes Off" del '66, all'insegna di un elementare folk rock, che aveva in se' gia' i primi germogli di quel suono psichedelico che di li' a poco avrebbe dato i propri frutti attraverso una esplosione floreale e surrealistica.
In quegli anni, furono la prima rock band a creare uno spazio adibito esclusivamente al rock, il Matrix; al n°2400 di Fulton Street acquistarono una palazzina con molte stanze e la destinarono a loro esclusivo quartier generale; in altre parole era una vera e propria comune, una delle prime del periodo. A Signe Toly Anderson, che lascio' il gruppo per intraprendere dedicarsi alla maternita', subentro' la carismatica Grace Slick, proveniente dai Great Society, che porto' con se una fortissima presenza scenica, e un enorme quantitativo di talento. Grace era bellissima, intelligente, colta, a modo suo era gia' stata sul proscenio con un passato di fotomodella, e sapeva gia' scrivere delle belle canzoni, rafforzate da un cantato esteso ed energico. I Jefferson, con la Slick, avevano trovato il proprio catalizzatore ed erano pronti a solcare i cieli piu' alti del pianeta rock.
Nella baia di San Francisco si respirava un aria densa di cambiamenti, l'Lsd a quasi tutto il 66 era ancora legale negli Stati Uniti, e i giovani ne facevano un largo uso per spiccare voli pindarici multicolori; i Jefferson si fecero fin da subito portavoce di tanti fermenti e attraverso la loro musica veicolarono quella generazione verso l'abbandono di tutte le inibizioni fin li' represse da una classe sociale ancorata a rigidi e austeri principi di dottrina morale. Il loro "Surrealistic Pillow" fu il manifesto generazionale di quel periodo.
Nel frattempo, questa sognante bolla di sapone che abbraccia un po' tutta la California viene attraversata da tanti proiettili impazziti: l'omicidio di Martin Luther King, bombe al napalm in guerre disperate, rivolte razziali, odio che scorre veloce. L'Lsd nel frattempo e' diventato illegale e il sogno lisergico si e' rivelato traditore, finendo in anguste e grigie corsie ospedaliere. Tutto questo, e altro ancora, frantuma il mondo dell'Aereoplano. Soltanto la voglia di cambiamento e' rimasta la stessa, anche se le finalita' per ottenerla sono "leggermente" diverse.
Stefano Petrelli
Tracklist
We Can Be TogetherGood Shepherd
The Farm
Hey Frederick
Turn My Life Down
Wooden Ships
Eskimo Blue Day
A Song for All Seasons
Meadowlands
Volunteers
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