GENESIS: Nursery Cryme (Atlantic 75° Anniversary Series)

Un nuovo titolo della Atlantic 75 Series della Analogue Productions

Una collana concepita per celebrare il 75° anniversario della fondazione della Atlantic Records

Doppio LP da 180 grammi a 45 giri

Rimasterizzazione effettuata da Chris Bellman presso il Bernie Grundman Mastering a partire dai nastri analogici originali

Il primo album dei Genesis con la partecipazione del mitico batterista e vocalist Phil Collins

Stampa effettuata presso la Quality Record Pressings

Copertina gatefold “tip-on” con doppia tasca vecchio stile realizzata dalla Stoughton Printing

In arrivo il 14 novembre

Pubblicato nel novembre del 1971, l’album Nursery Cryme segnò uno dei momenti più significativi dell’evoluzione stilistica dei Genesis e mise in evidenza il sontuoso talento del loro nuovo batterista e vocalist Phil Collins, oltre ovviamente a quello del chitarrista Steve Hackett.

In diversi brani di questo celebre album la band inglese adottò uno stile decisamente più grintoso, che veniva sottolineato in maniera estremamente efficace dalla parte della batteria. Il brano iniziale “The Musical Box” abbinò il caratteristico mix della band basato su chitarre da dodici corde con il timbro vigoroso delle chitarre elettriche e i colori screziati delle tastiere. Basato su una macabra leggenda ambientata nell’Inghilterra vittoriana, questo brano ispirò la scelta della copertina del disco e divenne ben presto una presenza costante nei concerti live dei Genesis.

Questo brano rivestì un ruolo fondamentale nell’elaborazione del sound progressive rock della band e gettò le prime basi dei clamorosi successi che i Genesis ottennero negli anni successivi.

Sebbene la prima voce della band fosse sempre Peter Gabriel, l’inconfondibile timbro di Collins ebbe ampio spazio per brillare in brani come “For Absent Friends” e “Harlequin”. Grazie a questi celebri brani, la voce di Collins aggiunse una nuova dimensione al sound della band, abbinandosi con grande spontaneità a quella di Gabriel e andando ad affinare il talento vocale che avrebbe in seguito permesso a Collins di portare avanti una carriera solistica di livello planetario. Più in particolare, il suo stile di canto al tempo stesso versatile ed estremamente sensibile diede un contributo molto consistente al fascino di questo album.

Nursery Cryme è oggi considerato una delle pietre miliari della discografia dei Genesis e – già poco dopo la sua prima uscita – divenne agli occhi di tutti uno dei grandi classici del progressive rock. Sotto il profilo squisitamente musicale, l’album ottenne recensioni entusiastiche sia dal pubblico sia dagli appassionati di tutto il mondo per i suoi brani elaborati e molto arditi, nei quali coesistono in maniera molto armoniosa elenmenti del rock, del folk e addirittura della musica classica. Inoltre, i testi dai toni narrativi (una delle principali caratteristiche dei Genesis) e spesso basati su immagini surreali e suggestive, non solo conquistarono il cuore degli appassionati, ma andarono ad aggingere ulteriore spessore a una musica già di straordinaria bellezza.

I critici furono prodighi di elogi nella recensione della musicalità della band, concedendo particolare attenzione ai virtuosistici assoli della chitarra di Steve Hackett e agli spunti melodici del basso di Mike Rutherford.

La riedizione di questo capolavoro dei Genesis possiede tutte le qualità che contraddistinguono tutti i titoli migliori del catalogo della Analogue Productions, tra cui la accuratissima rimasterizzazione effettuata da Chris Bellman presso il Bernie Grundman Mastering a partire dai nastri analogici originali, lo scrupoloso taglio delle lacche a 45 giri, la stampa su vinile da 180 grammi presso la Quality Record Pressings e la copertina gatefold tip-on vecchio stile con due tasche realizzata dalla Stoughton Printing.

Genesis

Lato A

The Musical Box

Lato B

For Absent Friends

The Return Of The Giant Hogweed

Lato C

Seven Stones

Harold The Barrel

Lato D

Harlequin

The Fountain Of Salmacis