- Nuovo
SANTANA: Lotus
Esecutore: Santana
Autore: Santana
Numero dischi: 3
Barcode:
Spedizione gratuita per ordini superiori a 95 €
Dischi al sicuro grazie ai nostri imballaggi
Spedizione in 1 giorno lavorativo
Triplo LP da 180 grammi
La attesissima riedizione di Lotus di Carlos Santana
Un album che comprende tre singoli entrati nella Top 100 e un’interpretazione permeata di passione
Rimasterizzazione effettuata a partire dai nastri analogici originali
Stampa effettuata presso la Fidelity Record Pressings
Tiratura limitata a sole 5000 copie numerate per tutto il mondo
Un booklet con quattro rare fotografie e due imperdibili poster
Lussuosa copertina tripartita che riprende fedelmente la grafica dell’edizione originale
Uno dei più esaltanti album live mai realizzati
Questa imprescindibile riedizione su triplo LP da 180 grammi a 33 giri di Lotus di Carlos Santana può vantare al suo attivo una qualità sonora semplicemente incredibile e una lussuosa copertina a tre ante, che riproduce fedelmente quella dell’edizione originale importata dal Giappone. La notorietà di Lotus trascende di gran lunga il suo status, che lo vuole da un lato la testimonianza definitiva dell’arte e della carriera concertistica di Santana e dall’altro uno degli album live più spettacolari mai fissati su disco.
Pubblicato per la prima volta nel 1974, questo triplo LP contiene una serie di irresistibili brani che furono registrati nel corso di due concerti, tenuti nei primi giorni di marzo del 1973 nella grande sala da concerti Kosei Nenkin Kaikan di Osaka, in grado di ospitare al suo interno fino a 2400 spettatori. Lotus consente di apprezzare la magica intesa che unì per una notte la band di Santana, che si esibì con una chimica, una fantasia, una coesione e una vena malinconica che in seguito nessun gruppo del leggendario chitarrista messicano naturalizzato statunitense avrebbe nemmeno avvicinato. Lotus fu l’unico album completamente live registrato da Santana nell’arco di quasi vent’anni – e che per essere pubblicato da un’etichetta americana dovette attendere parecchio tempo.
Questa imperdibile riedizione su triplo LP da 180 di Lotus realizzata dalla Mobile Fidelity presenta un’incredibile ricchezza di sfumature sonore, una morbida escursione dinamica, una eccellente separazione, un palcoscenico sonoro ampio e profondo e una presenza molto coinvolgente, che rende piena giustizia sia allo straordinario virtuosismo di tutti i componenti della band di Santana sia alla necessità di rendere con il necessario equilibrio e l’indispensabile chiarezza la fusione degli elementi latini e afrocubani influenzati da tratti jazz, rock, R&B, blues e psichedelici. La complessità dei passaggi dal carattere spirituale, l’incontenibile energia dei crescendo, la delicatezza delle transizioni più quiete e l’eccitante vigore degli assoli: tutto questo viene reso con un superbo equilibrio del tutto esente da qualsiasi rigidità sonora, compressione e forzatura, che avrebbero inevitabilmente impedito di ascoltare questo album con la giusta fedeltà sonora.
Questa riedizione della Mobile Fidelity consente anche di farsi un’idea molto precisa dell’ambienza del locale in cui fu registrato questo album, dell’interazione tra i musicisti e dell’improvvisazione che traspariva tanto per sensazione quanto per necessità architettonica. La consistenza del registro grave, l’ampiezza e la morbidezza delle note acute, l’immediatezza del registro centrale, l’impatto e il riverbero delle percussioni: questa straordinaria rimasterizzazione di Lotus della Mobile Fidelity si candida a diventare un disco dimostrativo di come dovrebbe suonare una registrazione live. Inoltre, sotto l’aspetto visivo, per rendere omaggio all’uscita originale di Lotus, questa ristampa include quattro inserti fotografici e due poster pieghevoli a doppia faccia di 60x90 centimentri (tenete però presente che è privo della obi strip e dell’inserto rosso giapponese).
Pubblicato in un primo tempo solo in Giappone, prima di essere esportato a prezzi ragguardevoli negli Stati Uniti e in altri paesi europei, Lotus divenne ben presto uno degli argomenti di conversazione preferiti tra gli appassionati più esperti, al punto che i negozi più importanti fecero di tutto per poter esporre questo album sui loro scaffali. Negli ultimi mesi del 1975 in Italia, in Nuova Zelanda e in alcuni altri paesi europei questo richiestissimo cofanetto fece la sua comparsa in edizioni nazionali. Gli appassionati di jazz americani non furono però altrettanto fortunati e per soddisfare il legittimo desiderio di aggiungere questo titolo alla loro collezione furono costretti per molto tempo a ricorrere ancora all’importazione dal Giappone.
Lo stesso anno in cui i fan americani iniziarono a pagare cifre considerevoli per ascoltare le due ore di magia di Lotus, la CBS pubblicò Santana’s Greatest Hits, una compilation introduttiva che vendette oltre sette milioni di copie. Dovettero però ancora trascorrere ben 17 anni prima che Lotus arrivasse sugli scaffali dei negozi di dischi americani sotto forma di cofanetto di due CD o di due musicassette. Questo album è stato immesso sul mercato in vinile solo nel 2013, in un’edizione da tempo fuori catalogo.
Anche al di là dell’innegabile maestria strumentale e dell’ardita innovatività degli arrangiamenti, con il passare del tempo l’importanza storica di Lotus non ha fatto altro che aumentare a dismisura e lo stile di Santana non ha mai smesso di evolvere. Alla fine del 1974 l’ottetto che aveva preso parte al Caravanserai Tour oerse ben cinque elementi, i percussionisti e batteristi Michael Shrieve e José “Chepito” Areas, il vocalist Leon Thomas, il tastierista Richard Kermode e il bassista Doug Rauch. Per questo motivo, insieme a Welcome, album registrato in studio alla fine del 1973, Lotus viene oggi considerato come la definiva testimonianza della fusion che Santana aveva abbracciato nella prima metà degli anni Settanta, prima che la band cambiasse la maggior parte dei suoi componenti e si inoltrasse in uno stile decisamente più sperimentale.
Grazie alla presenza di sette brani mai pubblicati in precedenza e alle ragguardevoli interpretazioni di pezzi già presentati nei primi quattro album di Santana e nel disco Love Devotion Surrender firmato da Santana e John McLaughlin, Lotus continua oggi come allora a evocare immagini, ispirare, fare sognare e stimolare a pensare. Per quanto il lungo assolo di batteria di “Kyoto” possa non essere in linea con l’idea di easy listening del grande pubblico, ogni singolo momento di ogni singolo brano vede Carlos Santana e tutti i componenti della sua band trovare spunti di grande interesse e suonare con un piglio e un’ispirazione tali, da fare quasi pensare che la loro stessa vita dipendesse da questo.
Più in particolare, si può nitidamente percepire la passione di Santana e della sua band in brani come “Every Step of the Way”, “Mantra”, “Se a Cabo”, “Toussaint L’Ouverture” e nei toni brucianti di “Incident at Neshabur”. In ogni caso, anche le performance più “mainstream” di Santana – come “Black Magic Woman”, “Oyo Como Va” e “Gypsy Queen” – raggiungono livelli non meno elevati. Prendendo a cuore il significato del titolo di questo ambizioso album, Santana riflette sul tema della rinascita e si lancia in un universo mistico in cui tranquillità, sensibilità, bellezza e creatività senza limiti orbitano intorno a un sole infuocato. Magia nera, appunto.
Carlos Santana
Meditation
Going Home
A-1 Funk
Every Step of the Way
Black Magic Woman
Gypsy Queen
Oye Como Va
Yours Is the Light
Batuka
Xibaba (She-Ba-Ba)
Stone Flower (Introduction)
Waiting
Castillos de Arena, Pt. 1 (Sand Castle)
Free Angela
Samba de Sausalito
Mantra
Kyoto
Castillos de Arena, Pt. 2 (Sand Castle)
Se a Cabó
Samba Pa Ti
Savor
Toussaint l’Overture
Incident at Neshabur