Malipiero: Concerti X Piano E Orchestra

Gian Francesco Malipiero condusse unesistenza molto travagliata a causa di un persistente stato di depressione, tendente a una lieve forma di paranoia. Il suo processo di composizione si sviluppò sempre con un atteggiamento prepotente, che secondo alcuni celava un tentativo di placare i suoi demoni interiori. Nonostante questo o forse proprio per questo motivo Malipiero divenne secondo la celebre espressione di Luigi Dallapiccola «il più importante compositore italiano comparso in Italia dopo Vivaldi». Malipiero esercitò una profonda influenza sullambiente musicale italiano, al punto che oggi viene ricordato più per le edizioni critiche di Vivaldi e Monteverdi da lui realizzate che per la sua varia ed eclettica produzione. Il grande valore artistico delle composizioni di Malipiero appare evidente nei sei concerti per pianoforte e orchestra composti tra il 1934 e il 1964. Malipiero spiegò le intenzioni che lo spinsero a comporre i concerti per pianoforte e orchestra in questi termini: «Tutti i concerti sono orazioni. Si sente una voce e il resto dellorchestra la segue come farebbe una folla di persone desiderose di ascoltare o che al contrario hanno qualcosa da dirle». Realizzata con straordinaria autorevolezza da un ispirato Sandro Ivo Bartoli accompagnato dalla Rundfunk-Sinfonieorchester Saarbrücken diretta da Michele Carulli, la prima integrale dei concerti per pianoforte e orchestra di Malipiero va a colmare una grave lacuna della discografia.